Tragedia di Jesolo. Giovanni, il calcio e il lavoro all'Outlet di Noventa. Le urla dei genitori squarciano la notte

MUSILE DI PIAVE (VENEZIA) - La sua grande passione era il calcio. Giovanni Mattiuzzo, che a dicembre avrebbe compito 23 anni, era stato uno dei primi ad aderire alla squadra di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MUSILE DI PIAVE (VENEZIA) - La sua grande passione era il calcio. Giovanni Mattiuzzo, che a dicembre avrebbe compito 23 anni, era stato uno dei primi ad aderire alla squadra di calcio a cinque Sporting Musile dove giocava come centrocampista ed era un protagonista, la punta della squadra. In passato aveva vestito le maglie del Passarella e del Città di Musile: un infortunio lo aveva allontanato dai campi, ma lo scorso anno si era gettato nella nuova avventura sportiva, diventando una colonna portante della rosa. In segno di lutto la società ritirerà la maglia numero 10, indossata da Mattiuzzo nel precedente campionato. Giovanni abitava in via Bellini, a Musile di Piave. I vicini di casa sono stati svegliati nella notte dalle urla strazianti dei genitori: il padre Mario, autista in pensione di Atvo, l'Azienda dei trasporti del Veneto orientale; la madre Angela e la sorella Elisa. Lavorava all'Outlet di Noventa, con l'incarico di vice store manager del punto vendita di abbigliamento Refrigiwear. 

 
«ERA IL PIÙ FORTE»
Tifoso del Milan (in particolare ammirava il portoghese Rui Costa) amava trascorrere il tempo libero agli impianti sportivi: «Era uno dei migliori spiega il presidente dello Sporting Musile, Andrea Segato Un trascinatore sia in campo sia negli spogliatoi. Siamo molto addolorati». «Abbiamo perso un ragazzo eccezionale gli fa eco l'allenatore, Domenico De Caro - Era il più forte ed il primo ad arrivare agli allenamenti. Lo scorso anno, il primo dall'iscrizione, anche grazie al suo apporto abbiamo vinto il campionato. Era diventato un faro per i compagni. So che era anche molto contento per essere diventato zio circa otto mesi fa».  «Ho perso un compagno di tante battaglie aggiunge il compagno di squadra Luca Ilmi - Giovanni era attento e ascoltava tutti, sempre concentrato, in gara si comportava in modo corretto ma metteva anche una buona dose di tenacia. Era serio nel gioco come nella vita: ci mancherà».
d.deb. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino