Ritorsioni social e minacce ai ristoratori che chiedono il green pass

JESOLO - «Se ci chiedete il Green pass non verremo più nel vostro ristorante, noi e i nostri parenti».  Pioggia di insulti e minacce per i ristoratori del...

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JESOLO - «Se ci chiedete il Green pass non verremo più nel vostro ristorante, noi e i nostri parenti».  Pioggia di insulti e minacce per i ristoratori del litorale veneziano che chiedono l’esibizione del  pass vaccinale per accedere alle sale interne. E’  accaduto a Jesolo nella prima sera di applicazione del certificato verde, necessario per accedere negli spazi interni. Riempiti i plateatici, da venerdì diventati richiestissimi, diversi ristoratori della costa sono diventati il bersaglio di no vax e no pass. Sempre per lo stesso motivo: l’invito a esibire il certificato verde al momento dell’arrivo al ristorante o quando, durante una prenotazione telefonica, l’addetto del locale chiede all’interlocutore se tutti sono in possesso della certificazione sanitaria.


Due contesti che hanno fatto scattare una valanga di offese e minacce. Con la “promessa” di scrivere giudizi denigratori nei siti di recensioni. Fino ad arrivare agli insulti più beceri.  
Nel mirino degli insulti è finito perfino Luciano Pareschi, il patron di “Caribe Bay”, il parco a tema acquatico che nei social ha ricevuto tantissime offese, compresa l’accusa di essere un “collaborazionista” perché all’ingresso del parco viene chiesta l’esibizione del Green pass o il certificato di un tampone negativo delle ultime 48 ore.

 

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Il Gazzettino