Cadavere trovato in Burkina Faso: non è Luca, ma un canadese

Cadavere trovato in Burkina Faso: non è Luca, ma un canadese
PADOVA - L'Unità di crisi della Farnesina è allertata per verificare con le autorità locali l'identità del corpo senza vita di un «uomo...

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PADOVA - L'Unità di crisi della Farnesina è allertata per verificare con le autorità locali l'identità del corpo senza vita di un «uomo bianco» rinvenuto mercoledì sera a Siega, nel nord del Burkina Faso. Si sono fatti accertamenti per capire se si tratti del veneto Luca Tacchetto, figlio dell'ex sindaco di Vigonza scomparso a metà dicembre scorso nello stato africano insieme all'amica Edith Blais.


In realtà è arrivata la smentita, non si tratterebbe di Luca. Nel Paese, dove sono attive bande armate e milizie islamiste, risultano sequestrati diversi cittadini stranieri. Ieri è stata confermata la notizia del rapimento a Tiabangou, vicino alla frontiera col Niger, di un cittadino canadese, Kirk Woodman, dipendente di una società mineraria. Altri occidentali sono stati presi di mira negli ultimi tempi. Dalle prime verifiche il cadavere sembra essere quello del canadese.
 
LA SCOMPARSA DI LUCA A METÀ DICEMBRE E QUEL CAMBIO DI ROTTA PER VENDERE L'AUTO
«Invece che andare direttamente dal Burkina al Togo, andiamo a prendere un visto. Potremmo andare in Costa D'Avorio. Poi potremmo tornare in Burkina e andare in Benin. Sarà lunga». Sono le prime parole di un messaggio vocale della durata di poco meno di un minuto che Luca Tacchetto ha inviato ad un gruppo di amici una settimana prima di sparire assieme alla ragazza canadese Edith Blais (GUARDA LE IMMAGINI).

La coppia erano partita dall'Italia a bordo di una Renault Megane lo scorso 20 novembre. Nell'audio inviato agli amici l'architetto padovano dice di voler vendere l'automobile con cui viaggiava: «Posso venderla tra i 1.500 e i 2.000 euro - dice - in Mali forse di più. Sarebbe un affare, visto che in Italia non la venderei nemmeno a 500 euro». 
ASCOLTA L'AUDIO
 
IL SUPERTESTIMONE
L'ultimo a vedere Luca ed Edith a cena era stato il francese Robert Juilloteau, 64 anni. Raggiunto telefonicamente dal Gazzettino nella sua casa di Bobo-Dioulasso, la seconda città del Paese, Robert fornisce una testimonianza importante e ricostruisce dettagliatamente le ultime ore passate assieme. LEGGI Intervista al super testimone, Robert: «Così sono spariti Edith e Luca»

L'IPOTESI DEL RAPIMENTO - «LA PIÙ CREDIBILE»
«A questo punto, l'ipotesi più plausibile per la scomparsa di Luca Tacchetto ed Edith Blais è quella del rapimento da parte di un gruppo di terroristi islamici, che si sostengono appunto grazie a rapimenti, estorsioni e traffico di droga». Lo ha sottolineatos Efrem Tresoldi, direttore di "Nigrizia", il mensile delle Missioni Africane. «Tutta la fascia del Sahel, dal Mali, alla Mauritania, al Niger, al Ciad ed appunto il Burkina Faso è area di presenza terroristica e di un continuo flusso migratorio dalla fascia Sahariana che passa dal Sahel. E il Burkina Faso che fino al 2015- 2016 era immune da questi fenomeni terroristici, negli ultimi anni è diventato un paese a rischio - spiega il direttore di Nigrizia - soprattutto il Nord del paese, dove i movimenti jihadisti hanno cominciato ad operare con attentati sanguinosi come quello dell'anno scorso nella capitale Ouagadougou».

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Il Gazzettino