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VENEZIA - Si torna a parlare di vendita o di concessione di lungo periodo, con l'obiettivo di una valorizzazione, dell'isola di Poveglia e del suo ottagono. Nei giorni scorsi ha fatto capolino nel sito dell'Agenzia del Demanio la pubblicazione di un avviso esplorativo che punta a sondare le intenzioni di eventuali acquirenti o locatari, senza per il momento parlare di soldi. «Qualsiasi bando - precisa il Demanio - sarà comunque subordinato alla formalizzazione di un'intesa con il Comune di Venezia in merito alle modalità di valutazione congiunta tra i due enti dei progetti presentati (in caso di valorizzazione), in merito alle indicazioni progettuali da rispettare (in caso di vendita), nonché in merito alle previsioni/varianti urbanistiche che verranno adottate; resta ferma la previa autorizzazione da parte del Ministero della Cultura». Gli interessati avranno tempo fino al 1 febbraio per presentare una proposta.
LE IPOTESI
Nel caso in cui si deciderà di vendere, il prezzo sarà determinato da una relazione tecnico estimativa, se invece si propenderà per l'affitto, o meglio, la concessione di lunga durata, non vi sarà un canone di base, ma l'offerta sarà libera e ne verrà successivamente valutata la congruità dall'Agenzia del Demanio.
LA STORIA
Della vendita di Poveglia si parla da almeno 25 anni, con fasi alterne, progetti, entusiasmi popolari e quasi nessun risultato.
Nel 2014 nuovo bando di vendita dell'isola del Demanio: Luigi Brugnaro (che non era ancora sindaco) aveva offerto 513 mila euro per realizzarci un centro per i disturbi alimentari. Sommossa popolare, con l'associazione Poveglia per tutti che aveva promosso una raccolta di fondi per fronteggiare l'offerta più alta. Brugnaro si ritirò, dopo l'elezione a sindaco anche il Demanio ritirò la gara. Ora l'associazione è pronta a tornare alla carica per la concessione di almeno una parte dell'isola. Secondo il Ðemanio Poveglia verrà aggiudicata a chi presenterà l'offerta economicamente più vantaggiosa per lo Stato, ma oltre al canone verranno valutati il progetto di recupero e riuso per la valorizzazione del bene, compresa la permanenza di spazi per la fruibilità pubblica, nonché le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria obbligatorie.
Il Gazzettino