VENEZIA - Si torna a parlare di vendita o di concessione di lungo periodo, con l'obiettivo di una valorizzazione, dell'isola di Poveglia e del suo ottagono. Nei giorni scorsi ha fatto capolino nel sito dell'Agenzia del Demanio la pubblicazione di un avviso esplorativo che punta a sondare le intenzioni di eventuali acquirenti o locatari, senza per il momento parlare di soldi. «Qualsiasi bando - precisa il Demanio - sarà comunque subordinato alla formalizzazione di un'intesa con il Comune di Venezia in merito alle modalità di valutazione congiunta tra i due enti dei progetti presentati (in caso di valorizzazione), in merito alle indicazioni progettuali da rispettare (in caso di vendita), nonché in merito alle previsioni/varianti urbanistiche che verranno adottate; resta ferma la previa autorizzazione da parte del Ministero della Cultura».
LE IPOTESI
Nel caso in cui si deciderà di vendere, il prezzo sarà determinato da una relazione tecnico estimativa, se invece si propenderà per l'affitto, o meglio, la concessione di lunga durata, non vi sarà un canone di base, ma l'offerta sarà libera e ne verrà successivamente valutata la congruità dall'Agenzia del Demanio.
LA STORIA
Della vendita di Poveglia si parla da almeno 25 anni, con fasi alterne, progetti, entusiasmi popolari e quasi nessun risultato. Se non i ripetuti vandalismi di cui l'isola è stata bersaglio negli anni. Nel 2001, dopo tre anni di pratiche e tentennamenti, era stata data in concessione al Centro turistico studentesco, che voleva crearvi una struttura ricettiva per circa 300 posti letto. Ma un contenzioso aveva bloccato tutto: un imprenditore lidense aveva fatto ricorso al Tar contro la concessione al Cts, esibendo una precedente domanda per un centro sportivo - turistico, mai presa in considerazione, e il Tar gli aveva dato ragione. Alla fine il Cts l'aveva spuntata al Consiglio di Stato, ma l'attesa della sentenza era durata troppi anni e quando arrivò al Cts non interessava più proseguire.
Nel 2014 nuovo bando di vendita dell'isola del Demanio: Luigi Brugnaro (che non era ancora sindaco) aveva offerto 513 mila euro per realizzarci un centro per i disturbi alimentari. Sommossa popolare, con l'associazione Poveglia per tutti che aveva promosso una raccolta di fondi per fronteggiare l'offerta più alta. Brugnaro si ritirò, dopo l'elezione a sindaco anche il Demanio ritirò la gara. Ora l'associazione è pronta a tornare alla carica per la concessione di almeno una parte dell'isola. Secondo il Ðemanio Poveglia verrà aggiudicata a chi presenterà l'offerta economicamente più vantaggiosa per lo Stato, ma oltre al canone verranno valutati il progetto di recupero e riuso per la valorizzazione del bene, compresa la permanenza di spazi per la fruibilità pubblica, nonché le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria obbligatorie.