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JESOLO - Conto alla rovescia per la vendita immobiliare di Isola Blu. È la grande asta, una delle più grandi mai avvenute in città, che prenderà il via da martedì prossimo per proseguire con una decina di sedute di vendita che si concluderanno il prossimo 23 novembre. Il tutto per un valore imponente di oltre 30 milioni euro. L'area è quella che si trova nel comparto 11, alle spalle di piazza Brescia e nelle immediate adiacenze della rotonda Picchi, una zona strategica per la città nella quale aveva investito la Edil Sg, società marchigiana dichiarata fallita lo scorso luglio in quanto travolta dalla crisi generata dal covid e ancora prima da quella del mattone. Ad essere realizzate sono state due palazzine, per un totale di circa 80 appartamenti in parte venduti, ma anche spazi commerciali e direzionali, anche in questo caso in parte ceduti o dati in locazione dai costruttori.
FALLIMENTO
Ma con la dichiarazione di fallimento, tutta la parte di invenduto (che si trova al grezzo avanzato) è finita all'asta, ora gestita dal curatore Alvise Crety, noto commercialista con studio a Mestre che gestirà i tentativi di vendita direttamente dal suo quartier generale.
POSTI AUTO
In vendita poi anche decine di garage e posti auto, in questo caso una delle possibilità potrebbe essere quella dell'acquisto da parte degli hotel che si trovano nelle immediate vicinanze e che in questo modo potrebbero aumentare i propri posti auto, di conseguenza standard e qualità dei servizi, ovviando a una delle grandi criticità della città. A chiudere l'asta, il 23 novembre, sarà il tentativo di vendita del lotto edificabile di 12.346 metri quadrati a destinazione residenziale, commerciale e direzionale, e delle porzioni di terreni di 40.140 metri quadrati, per oltre 52mila metri quadrati finiti all'asta con un prezzo di 13,9 milioni di euro ed offerta minima di 10milioni e 452mila euro. Su questo terreno, che ad oggi sta suscitando un interesse minore da parte degli eventuali acquirenti anche se tutto potrebbe cambiare nei prossimi giorni, esiste già una variante edilizia che prevede uno sviluppo edilizio che però non esclude la possibilità di presentare nuove proposte all'Amministrazione, rivalutando anche i benefici pubblici.
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Il Gazzettino