PORDENONE - L'ora di educazione fisica a scuola vissuta assieme ai compagni di classe di sesso maschile va bene, ma dev'essere lasciata la libertà alla famiglia di...
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IL GRUPPO GIOVANILEPiù specifica, invece, la replica dei Giovani Musulmani, associazione pordenonese sorella del Centro islamico. «Il Corano - spiega Abdramane Gnegne - ci dice che l'attività sportiva non è vietata, e la conferma ci arriva anche dalle tante campionesse islamiche che hanno preso parte ai Giochi olimpici. Il tutto, però, a patto che le ragazze (anche in età preadolescenziale, ndr) si coprano bene le parti del corpo in vista». A ginnastica sì, ma con il velo.
I COMMENTIMa a commentare la notizia non è stato solo il mondo vicino alle minoranze musulmane pordenonesi. Il dibattito è stato acceso anche in politica, con alcuni esponenti delle forze locali che hanno duramente attaccato la scelta della famiglia, ergendosi a difesa della scuola. Alessandro Basso, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, ha parlato di «autentica follia», dichiarando la propria vicinanza alle posizioni espresse dal mondo scolastico locale. «Di fronte a certi episodi è necessario non generalizzare - ha detto invece Marco Salvador di Pordenone 1291 -, già molte famiglie musulmane sono perfettamente integrate sui nostri principi, ma non bisogna trascurare l'allarme che da essi proviene e che vede a Pordenone emergere, attraverso questa triste storia, alcune sacche di pesante arretratezza». E stando alle ultime indiscrezioni che filtrano da Trieste, anche il consiglio regionale potrebbe interessarsi alla vicenda. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino