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SACILE (PORDENONE) - Quando ha trovato la scritta islamica sul campanile di San Odorico, don Boris Bandiera ha subito parlato di una bravata. «Tra le due comunità - ha detto - non ci sono tensioni». Ma i carabinieri non hanno sottovalutato il messaggio vergato con lo spray nero trovato venerdì mattina dal parroco e che ricorda a tutti che «non vi è alcun Dio al di fuori di Allah». I militari della stazione e del Nucleo operativo stanno cercando di risalire all'autore della scritta e capire le motivazioni del suo gesto. Ieri mattina, perlustrando la zona, ne hanno trovato una seconda, identica, realizzata con lo spray nero. L'unica differenza è che l'autore, come spesso sono soliti fare molti writer, ha lasciato anche la data: 5 ottobre 2023. Si presume, dunque, che sia stata fatta la stessa sera in cui è stato imbrattato il campanile e che non fosse rivolta alla Chiesa.
I sospetti
La nuova scritta è stata trovata nel sottopasso pedonale ferroviario che si trova a qualche decina di metri dalla chiesta di San Odorico. È stata realizzata sopra il passamano degli scalini che portano al sottopasso e, nella giornata di ieri, è stata cancellata con una mano di vernice bianca. Nel sottopasso ci sono molte scritte e disegni fatti dai ragazzi sacilesi utilizzano bombolette spray colorate. Il luogo in cui è stata trovata è una circostanza che porta gli investigatori a pensare che don Boris avesse proprio ragione: una bravata. È stato anche verificato che a Sacile non ci sono motivi di attrito nè etnici nè religiosi.
Il Gazzettino