ALBIGNASEGO - E’ stata l’ennesima Pasqua amara e piena di dolore quella che ha trascorso Ofelia Rampazzo, 86 anni, residente ad Albignasego, mamma di Isabella...
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IL DESIDERIO
Mamma Ofelia ha proseguito: «In ogni storia, anche la più drammatica, il finale deve esserci, bello o brutto che sia. La cattiveria umana non può arrivare a tanto. Così facendo la mia ferita sanguina ogni giorno. Vivo questa assenza dei resti di mia figlia come una costante e continua umiliazione da parte dei suoi assassini nei miei confronti e di tutte quelle persone che come me amavano Isabella. E’ l’ultima cosa che chiedo alla mia vita dopo tutte queste sofferenze: poter deporre un fiore sulla tomba di Isabella e pregare per lei, che ha subito tanto male». L’appello dell’anziana madre sicuramente di rimbalzo arriverà nei carceri dove i tre sono detenuti e la speranza che qualcosa possa cambiare non è mai da escludere. E’ più pessimista in tal senso Paolo Noventa, fratello di Isabella, che non smette mai di aiutare la mamma dopo questa drammatica vicenda che le ha tolto ogni forza: «Se fino ad oggi non hanno mai mostrato un pentimento - ha affermato Paolo - è perchè anche a distanza di anni il corpo di mia sorella una volta recuperato potrebbe “parlare” e fornire agli investigatori verità ben diverse da quelle raccontate da Freddy Sorgato». La vita di Paolo, per forza di cose, prosegue regolarmente, ma senza dubbio l’omicidio di sua sorella è una macchia che lo condizionerà per sempre: «Freddy era trattato dalla mia famiglia quasi come un figlio - ha concluso Paolo - mia mamma gli apriva le porte di casa e gli preparava le pietanze migliori in segno di ospitalità. Ricordo le molteplici volte che è venuto disperato a sfogarsi da me perchè Isabella non lo voleva più ed era stanca del suo comportamento infantile. Ebbene, all’affetto, la dolcezza e la disponibilità che noi gli abbiamo sempre donato, la sua risposta è questa. Un dolore senza fine e che forse non passerà mai».
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino