Isabella, morta a 9 anni per una rara forma di tumore intracranico

Isabella, morta a 9 anni per una rara forma di tumore intracranico
JESOLO - E' stata una rara forma di tumore intracranico a spegnere per sempre il sorriso di Isabella Colabraro, una bambina di soli 9 anni. Originaria di Jesolo - dove vive...

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JESOLO - E' stata una rara forma di tumore intracranico a spegnere per sempre il sorriso di Isabella Colabraro, una bambina di soli 9 anni. Originaria di Jesolo - dove vive ancora il nonno, l'ex vicesindaco Antonio Colabraro - da circa cinque anni Isabella si era trasferita in Austria, ad Aldrans, un piccolo comune alle porte di Innsbruck, assieme al papà Nicola e alla mamma Diana Cappellini. Una nuova vita tra le montagne del Tirolo, per conoscere una cultura diversa. E si era integrata alla perfezione nella nuova realtà, sviluppando nuove amicizie e imparando da subito la lingua tedesca.

 
L'OPERAZIONE A MILANOMa tutto si è drammaticamente interrotto lo scorso 30 maggio, quando la piccola è spirata nella sala operatoria di una clinica di Milano, durante un delicato intervento chirurgico che purtroppo non ha dato l'esito sperato. La malattia era stata scoperta solo il mese precedente, con una prima operazione all'ospedale di Innsbruck, dove i medici erano intervenuti per altre complicazioni. Da ciò la decisione, su indicazione degli stessi medici austriaci, di recarsi in un centro specializzato, avviando una corsa contro il tempo negli ospedali di tutta Europa. Fino alla scelta di Milano, dove purtroppo una complicazione durante l'intervento ha spento per sempre ogni speranza.
COMUNITA' SOLIDALEMa a vincere sul dolore è stato l'amore. Quello di due genitori che hanno tentato di tutto per salvare la propria figlia. E quello di un'intera comunità, che ha dato una dimostrazione di grande solidarietà. Quella sincera e spontanea, perché i 2.500 abitanti sono passati dagli incoraggiamenti agli aiuti concreti, tanto da raccogliere in soli cinque giorni gran parte delle decine di migliaia di euro necessari per l'operazione.
«Tutto è nato spontaneamente spiegano Nicola e Diana noi eravamo impegnati su due fronti, la ricerca della clinica e la richiesta in banca di un finanziamento per sostenere le spese necessarie. Un gruppo di mamme ci hanno avvicinato dicendoci che era nata una raccolta fondi». Con un risultato che è andato oltre ogni immaginazione. «E' stata coperta gran parte della spesa aggiungono i due genitori : queste persone ci conoscevano appena, ma tutti hanno donato quello che hanno potuto. I bambini della prima comunione perfino i soldi che hanno ricevuto come regalo. Per tutto quello che abbiamo ricevuto ringraziamo i cittadini che ci hanno aiutato, il sindaco Johannes Strobl, i vigili del fuoco, la Musikkappelle e la scuola di Aldrans, il vicino comune di Sistrasn, il maneggio Sonnhof di Rinn, l'associazione Kinder-Hilfe del Tirolo, l'Istituto di ricerca di Innsbruck e i tanti abitanti di Innsbruck e del Tirolo».

LA SCELTA DI RESTAREE ad aggiungersi ai ringraziamenti, sono tanti cittadini jesolani, con in testa il sindaco Valerio Zoggia che ha parlato di grande esempio di solidarietà umana. La vicinanza è stata confermata anche nei giorni scorsi, quando a Nicola e Diana è stato chiesto di rimanere a vivere ad Aldrans. «Ci hanno fatto sentire parte di una comunità e nello specifico di una famiglia concludono i due genitori Isabella era felice di vivere qui, si sentiva cittadina europea e per questo resteremo ad Aldrans».
Giuseppe Babbo
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Il Gazzettino