Isabella muore a 17 anni, uccisa dalla malattia

Isabella Annese
ABANO TERME - Avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 25 agosto, ma quel traguardo non è riuscita a tagliarlo. Isabella Annese si è spenta venerdì al policlinico...

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ABANO TERME - Avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 25 agosto, ma quel traguardo non è riuscita a tagliarlo. Isabella Annese si è spenta venerdì al policlinico di Padova. A stroncarla, le complicazioni sopravvenute dopo l’ennesimo intervento chirurgico cui si era sottoposta nel corso della sua breve esistenza, segnata dalla fibrosi cistica. Isabella lascia in un immenso dolore papà Corrado e mamma Luisa e i suoi quattro fratelli. La famiglia è molto conosciuta nella frazione di Monteortone, dove vive in via Santuario. I genitori sono titolari de “La Piccola Rosticceria”, a poche decine di metri di distanza. «Nostra figlia ha affrontato un calvario fin dalla nascita – racconta Luisa Annese -. Tre, quattro ricoveri l’anno e continui trattamenti sanitari. Che lei ha sempre affrontato con  coraggio e forza d’animo». Isabella è rimasta vigile fino all’ultimo; alle 21,23 dell’altro ieri, purtroppo, il suo piccolo cuore ha ceduto. «Questa malattia compromette gran parte degli organi interni: polmoni, pancreas, reni, fegato e intestino – spiega il padre Corrado -. Isabella ha avuto l’ultima crisi una ventina di giorni fa. E’ stata ricoverata d’urgenza, ma alla fine è stato tutto inutile». Il suo fisico era ormai compromesso. 


LA SPERANZA
A nulla è servito quello che i genitori chiamano “il piccolo miracolo” di due anni fa. «Era stata inserita in lista per un trapianto bipolmonare – continua la madre – e nel 2016 un’altra ragazzina, un altro angelo volato in cielo, le ha donato i suoi polmoni. Erano perfetti. Per la prima volta dalla nascita, Isabella ha potuto dormire tranquillamente tutta la notte, senza essere costretta a interrompere il sonno per sottoporsi alla fisioterapia che affrontava quattro volte al giorno, altrimenti il muco le intasava le vie respiratorie».

Studentessa con profitto dell’istituto di formazione professionale Ciofs-Don Bosco di Padova, aveva sostenuto con successo le prime due prove scritte, prima di essere colpita dall’attacco alla fine fatale. «Le sue grandi passioni erano la danza e venire con me a pescare – ricorda ancora il padre Corrado -. Isabella, inoltre, amava molto leggere». Aveva quindi accettato con gioia uno stage di due mesi alla biblioteca civica di Abano. «Un’esperienza che aveva vissuto con entusiasmo. Al punto che ci aveva confidato, una volta terminata la scuola, di chiedere di andarvi a lavorare». L’ultimo pensiero, conclude la mamma, l’ha avuto per l’adorata cagnetta Diana: “Sarà lei ora a doversi occupare di te e papa’ ”. 
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Il Gazzettino