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TREVISO - Dopo otto anni dall'inizio dell'inchiesta, sono arrivate le richieste di condanna per per il caso degli investimenti in oro africano, un raggiro da quasi due milioni e mezzo che ha visto almeno 45 investitori rimasti senza un soldo dopo aver creduto a un affare che prevedeva interessi del 4% mensile e del 48% annuo grazie all'acquisto di lingotti d'oro estratti da una miniera della Guinea francese. Prescritti i reati di truffa, la Procura di Treviso ha chiesto la condanna per bancarotta a 5 anni per Tiziano Dotto, 65enne di Camposampiero, e Stefano Dotto, 60enne di Treviso, titolari della Euro In International Network Business Consulting, e 2 anni e 3 mesi per Federico Zanin, 64enne di Silea, facente parte della compagine societaria del'azienda dichiarata fallita. Ai fratelli Dotto vengono contestati reati fallimentari mentre a Zanin l'esercizio abusivo dell'attività finanziaria.
IL PROCESSO
Lo scandalo dell'oro africano era emerso nel 2015, quando una pensionata di Cittadella presentò la prima denuncia: aveva effettuato due bonifici da 50mila euro in un conto corrente intestato alla società e acceso presso una filiale trevigiana della Deutsche Bank.
Il Gazzettino