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PADOVA - In altri tempi li chiamerebbero inventori. Per Andrea Biso, rilegatore di Cittadella e dipendente di una ditta di Loreggia, questo è il secondo brevetto. Prima ha ideato un modo di incollare le pagine alle copertine dei libri che fa risparmiare tempo e materiale, ora ha progettato un macchinario per l’arrotondamento dei volumi in orizzontale, l’incollaggio del capitello sempre in orizzontale e l’incassatura del volume per discesa. Anche in questo caso l’obiettivo è di risparmiare tempo e denaro. «Il sistema attuale arrotonda il volume in verticale –spiega Biso – Il mio invece prevede la posizione in orizzontale: così diventa più facile perché ci sono meno operazioni tra il taglio e l’arrotondamento. Lo stesso macchinario diventa più semplice e meno costoso, senza contare che permette di realizzare diversi formati, dal più grande al più piccolo».
Il rilegatore di libri
Biso entra nel mondo della legatoria a 17 anni e si è presto innamorato del mestiere di rilegatore. «Dopo il servizio militare ho deciso di mettermi in proprio – spiega – e ho realizzato diversi macchinari da lavoro che mi hanno permesso di restare ai vertici del mercato per 20 anni. Poi è arrivato l’euro e le cose si sono complicate». Biso chiude la sua attività e torna a fare il dipendente in una ditta di Loreggia. Ma non per questo smette di inventare e creare. «Grazie anche alle mie idee il fatturato dell’azienda è aumentato, hanno sempre creduto in me. Al punto di assegnarmi un intero reparto per sfogare tutta la mia creatività». Tante le soddisfazioni conquistate con il suo lavoro: «Ho potuto realizzare una confezione di due cofanetti, con i relativi libri stampati in oro per la collezione privata della regina Elisabetta –continua Biso – Ho curato personalmente sei volumi in pelle di capretto per papa Ratzinger, libri tutti interamente realizzati a mano.
Il Gazzettino