ABANO (PADOVA) - «Sono sei giorni che non dormo, in tasca non ho un euro». Il dottor Beppino Baratto, per molti anni ufficiale sanitario di San Pietro Viminario,...
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La storia recente del dottor Baratto inizia nel febbraio 2012. Era in vacanza a Dubai con la moglie. La signora all'improvviso si è sentita male ed è morta a causa di un infarto miocardico acuto. È' rientrato in Italia con la bara. Qualche mese dopo l'ex medico condotto ha ritrovato una sua paziente, di tanti anni prima. Una donna che ha una ventina di anni meno di lui. Lo cura e lui passa le sue giornate a casa di lei, nella Bassa Padovana. Per i figli, l'amica del medico gli sta portando via i soldi. Il conto bancario era cointestato, e dentro c'erano anche i soldi della vendita di una casa ad Albarella.
Sono ricorsi in Tribunale per chiedere la nomina di un amministratore di sostegno, sostenendo che il padre aveva firmato diversi assegni bancari in favore della donna, fino a 60 mila euro. E che le aveva acquistato anche un'Audi.
LE PASSIONI: AUTO E GOLF
«Mi sembra il minimo che possa fare, sono soldi miei. Le ho intestato la macchina come segno di riconoscenza. Quando non dormo da lei, fa ottanta chilometri al giorno per venirmi a prendere ad Abano, dove vivo adesso. Quasi sempre ceno da lei, poi prima di mezzanotte mi riporta a casa. È la persona che si dedica a me. Lei è sposata e vive con il marito. Ultimamente, dopo che qualcuno le ha tagliato le gomme dell'auto, mi riaccompagna a casa con il marito. Insomma, sono soldi miei. La casa ad Albarella l'ho venduta perché c'erano grossi lavori da fare».
Ieri mattina è stata la signora ad accompagnare il medico al Caffè Pedrocchi dove è avvenuto l'incontro. «Le sembro una persona con una infermità mentale abituale?» chiede il dottor Baratto.
L'infermità mentale l'ha dichiarata la dottoressa Silvia Zanaldi, medico chirurgo, specialista in medicina legale, consulente tecnico del giudice Graziella Colussi. E il 13 febbraio scorso il giudice del Tribunale civile ha nominato amministratrice di sostegno l'avvocato Manuela Melandri. La dottoressa Zanaldi afferma nella sua consulenza che «nel corso del colloquio è emerso uno stile di vita piuttosto dispendioso sia nell'attualità, che nel passato: viaggi, pranzi in ristoranti lussuosi, collezione di macchine d'epoca, frequentazioni di club esclusivi». Insomma, appare «opportuno che al di fuori del proprio domicilio venga sempre accompagnato per il rischio di spese eccessive o cessioni ingiustificate di denaro o averi a terzi».
LA CONTRO PERIZIAMa per il professor Giuseppe Sartori, ordinario di Neuropsicologia e psicopatologia forense, e per il professor Massimo Montisci, direttore della scuola di specializzazione di medicina legale, entrambi dell'Università di Padova, il dottor Baratto è una persona normalissima. «Prendo 3.800 euro di pensione e ogni mese me ne vengono messi tremila nella carta prepagata. Adesso ricorrerò al Tribunale perché ritengo che la nomina di un'amministratrice di sostegno sia un'ingiustizia», dice il dottor Beppino Baratto.
Lino Lava Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino