Insegue il figlio col coltello: «Mi te copo, non te pianzo neanche dopo morto»

Insegue il figlio col coltello: «Mi te copo, non te pianzo neanche dopo morto»
LENDINARA - «Mi te copo, te sgozzo, chissà che te mori, non te pianzo neanche dopo morto». Una minaccia ripetuta, come molte altre volte, nei confronti del...

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LENDINARA - «Mi te copo, te sgozzo, chissà che te mori, non te pianzo neanche dopo morto». Una minaccia ripetuta, come molte altre volte, nei confronti del figlio, che, dopo essere stato malamente spintonato, era scappato via, ritrovandosi inseguito dal padre che aveva impugnato un grosso coltello da macellaio ed era uscito di casa dicendo a moglie e figlia: «Adesso vado in cerca e gli faccio fare la fine di Ferracin, così vado in galera con il mio amico, tanto non ho più niente da perdere». 


LA MINACCIA
Il riferimento era al recente caso di cronaca dell'omicidio della notte di capodanno 2016 per il quale lo scorso 14 febbraio Giorgio Pasqualini, conosciuto come Zio Coca, è stato condannato a 21 anni e 9 mesi di carcere. A pronunciare quelle frasi minacciose lanciandosi all'inseguimento del figlio, armato di coltello, è stato invece il 65enne lendinarese Primo Bonfante, condannato ieri pomeriggio dal giudice Raffaele Belvederi a una pena di 1 anno e 15 giorni non sospesi per minacce e stalking...
 
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Il Gazzettino