Smog, i primi dati dalle nuove centraline sono allarmanti: limiti sforati tutti i giorni, ecco quali sostanze ci sono

Inquinamento in città
PORDENONE - Una situazione preoccupante. Le prime rilevazioni delle centraline con sensori di monitoraggio ambientale (in particolare della qualità dell’aria),...

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PORDENONE - Una situazione preoccupante. Le prime rilevazioni delle centraline con sensori di monitoraggio ambientale (in particolare della qualità dell’aria), installate nel quartiere di Torre, stanno facendo registrare dati a dir poco allarmanti. Soprattutto sulla presenza di particolato atmosferico (Pm): particelle di piccolo diametro di varia natura e specie. Polveri che nuocciono alla salute dei cittadini, soprattutto se si considerano le frazioni più fini in grado di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio umano. Se il primo febbraio il dato più elevato delle pm10 era stato quello registrato in via D’Acquisto (41 microgrammi per metro cubo di aria), domenica, in via Stradelle, la situazione era di gran lunga peggiorata con 353,5 microgrammi per metro cubo. Il valore delle pm2.5 era addirittura di 449,1. Mentre nelle altre zone di Torre monitorate dalle centraline domenica i livelli di inquinamento erano pressoché accettabili, ad inizio mese, dal 6 al 10 febbraio, tra via D’Acquisto, Piave e Maroncelli i livelli di inquinamento si erano fatti sentire. Per non parlare del 17, che è stata un’altra giornata da dimenticare. I dati che vengono registrati giornalmente sono attentamente monitorati dal Comune.

IL COMMENTO

«E’ vero che abbiamo avviato un percorso che dura due anni – afferma l’assessore Monica Cairoli – e che i livelli di inquinamento nell’aria dipendono molto dalle condizioni del tempo, ma leggendo i primi report è evidente che siamo di fronte ad una situazione preoccupante. E’ necessario trovare altre forme efficaci per ridurre sensibilmente il livello delle polveri sottili nell’aria. Come? Incentivando, sempre di più, la mobilità lenta e quindi lo spostamento dei cittadini a piedi, in bicicletta oppure utilizzando i mezzi pubblici. Va però considerata, in questo periodo, l’incidenza che hanno i sistemi di riscaldamento che, uniti alle emissioni nocive prodotte dei veicoli in transito, fanno emergere un quadro tutt’altro che rassicurante. I dati – sostiene – dovrebbero migliorare con l’arrivo della primavera o quando le temperature inizieranno ad alzarsi e i riscaldamenti, di conseguenza, verranno definitivamente spenti».

IL FUTURO

In estate i conti si dovranno fare presumibilmente con l’ozono ma quello, come ha sottolineato Cairoli, sarà un altro discorso. Le centraline con sensori di monitoraggio ambientale, in particolare della qualità dell’aria, sono state installate conseguentemente alla realizzazione della pista ciclabile in via San Valentino e via Piave e delle zone 30 nel quartiere di Torre. Il Comune ha affidato il servizio a un raggruppamento temporaneo di imprese, che prevede noleggio, installazione, assistenza delle centraline, fornitura, analisi dei dati e delle informazioni ambientali sulla qualità dell’aria. La rete di monitoraggio è costituita da otto centraline che si trovano in via Piave, San Valentino, Stradelle, Nazario Sauro, piazza Lozer, via Maroncelli, Salvo D’Acquisto e Galileo Galilei. Nella maggior parte dei casi, sono installate su pali utilizzando delle fioriere di arredo urbano, alimentate con piccoli pannelli solari e collegate per la raccolta dei dati in cloud mediante tecnologia IoT (Internet delle cose). Con questi dispostivi si vanno a monitorare i principali parametri che descrivono la qualità dell’aria (in particolare polveri sottili, ossidi di azoto, ozono e altri inquinanti) e altri parametri ambientali, nell’ambito interessato dalla realizzazione della pista ciclabile e delle altre infrastrutture di mobilità sostenibile in corso di completamento nel quartiere di Torre. Arpa, con la quale il comune di Pordenone ha siglato una convenzione allo scopo, affiancherà le ditte e il Comune stesso nella valutazione e contestualizzazione dei dati raccolti attraverso la rete di monitoraggio. I cittadini possono accedere in tempo reale ai dati raccolti tramite un portale web dedicato, facilmente raggiungibile anche da smartphone grazie al QR code riprodotto sul cartello informativo delle centraline.

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Il Gazzettino