Cade dal camion al supermercato, la gamba resta schiacciata dal muletto: grave 68enne di Castello di Godego

Livio Cecchetto si trovava sulla sponda mobile del suo camion con il transpallet quando ha perso l'equilibrio cadendo da quasi 2 metri

Cade dal camion al supermercato, la gamba resta schiacciata dal muletto: grave 68enne di Castello di Godego
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ALPAGO - Cade da un altezza di un metro e 70 e la gamba gli resta schiacciata sotto al muletto transpallet che stava manovrando sulla sponda mobile del camion alzata: è ricoverato in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita, Livio Cecchetto, 68enne di Castello di Godego (Treviso) che ieri poco prima delle 9 stava scaricando dal suo camion bancali di merce destinate al supermercato A&O di Bastia in Comune di Alpago. Nella parte posteriore, il mezzo pesante è dotato di una sponda mobile che funge anche da chiusura del cassone. Per caricare e scaricare, la sponda viene aperta verso l’esterno e poi, con un sistema idraulico a comando manuale, può scendere fino a livello del terreno e risalire fino all’altezza del pianale del camion. 


IL VOLO

L’uomo aveva già iniziato le operazioni di scarico salendo e riscendendo un paio di volte sulla sponda con il transpallet, una versione leggera del muletto a 4 ruote, dotato di due bracci mobili che si infilano sotto ai bancali e li solleva. Poi con la merce sollevata esce dal cassone, passa sulla sponda mobile che poi viene abbassata fino a terra. Cecchetto aveva appena scaricato un bancale e si apprestava a caricarne un altro dopo essere salito con il transpallet vuoto sulla sponda mobile. In questa fase qualcosa è andato storto, nessuno ha assistito al volo del muletto del peso di circa due quintali, dalla sponda, sollevata fino a livello del pianale, a terra. Il fragore del muletto sull’asfalto e l’urlo dell’uomo ha richiamato l’attenzione di alcune persone che si trovavano nei paraggi e che hanno chiamato il 118. 


I SOCCORSI

Il 68enne ha perso conoscenza, in pochi minuti sul posto sono arrivate l’ambulanza dei volontari Alpago e quella medicalizzata dell’ospedale di Belluno. L’uomo è stato estratto da sotto il muletto che gli aveva schiacciato la gamba. Ha ripreso conoscenza, è stato stabilizzato e trasportato d’urgenza al pronto soccorso del San Martino con un codice di media gravità. Sul posto sono giunti poi i Vigili del Fuoco di Belluno che hanno messo in sicurezza il mezzo, una pattuglia del carabinieri della stazione di Ponte nelle Alpi e i tecnici dello Spisal che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertare eventuali responsabilità. Dalle prime verifiche parte tuttavia che alla base possa essersi un errore umano, anche se la certezza potrà essere stabilita solo raccogliendo la testimonianza diretta del ferito nei prossimi giorni.


I PRECEDENTI

Si tratta dell’ennesima disgrazia sul lavoro, solo poco più di un mese fa, il 13 febbraio a Rivoli (Torino) era precipitato da una gru morendo poche ore dopo in ospedale Giovanni Corona, 65 anni, di Longarone, padre di quattro figli. Era impegnato in un cantiere edile in via Cesare Battisti nel centro piemontese, a circa venti chilometri dal capoluogo. L’uomo ha perso l’equilibrio ed è precipitato nel vuoto. Immediatamente erano scattati i soccorsi da parte dei colleghi, che hanno lanciato l’allarme, cui ha fatto seguito l’ intervento dei sanitari a bordo dell’ambulanza del 118, per il trasferimento all’ospedale di Rivoli. Al nosocomio, però, nel giro di poche ore, l’uomo non ha superato le difficili condizioni, causate dalla serie di traumi riportati ed è deceduto. Giovanni Corona era titolare di una ditta individuale che lavorava per conto dell’impresa Locagru, un’azienda di noleggio e vendita di gru di Torino, e stava installandone una davanti al palazzo al civico 2, all’incrocio con via XXIV Maggio, dove sono in programma lavori di efficientamento energetico del condominio. Qualche settimana ancora più indietro nel tempo e si arriva al 20 dicembre 2023 quando sempre in Alpago si verifica una tragedia dai contorni molto simili all’infortunio di ieri a Bastia: un’operazione come tante, di routine, era questa la mansione che stava svolgendo Zeljko Manarin, operaio 57enne, italo croato, da anni a Ponte nelle Alpi. Era al lavoro alla Intersocks di Paludi, in comune di Alpago. All’improvviso la tragedia: l’uomo è stato schiacciato sotto l’apparato meccanico del camion che stava caricando. Immediato il soccorso dei colleghi che erano sul posto, che hanno iniziato le manovre rianimatorie nelle quali sono subentrati poi sanitari arrivati con l’elicottero da Pieve di Cadore, ma per il 57enne non c’era più nulla da fare.

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Il Gazzettino