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PADOVA - Asili nido dove la temperatura non supera i 16 gradi, celle di sicurezza senza riscaldamento da due mesi, lo spogliatoio femminile della polizia locale invaso dalle acque nere a causa dello scoppio di una tubazione. A denunciare una situazione definita «ai limiti della vivibilità» sono stati ieri i sindacati dei lavoratori di Palazzo Moroni. Una denuncia che è arrivata dalla segretaria generale di Cgil, Alessandra Stivali, dal segretario provinciale di Uil (e Rappresentanza sindacale unitaria-Rsu) Francesco Scarpelli e da Michele Ponchia di Csa.
LA SITUAZIONE
«Ormai da troppo tempo la situazione in molti stabili di proprietà comunale è diventata inaccettabile – ha scandito Scarpelli –. Esattamente una settimana fa, il 2 gennaio, nello spogliatoio femminile della polizia locale in via Gozzi si è registrata la rottura di una tubazione collegata con i bagni e le conseguenze sono facilmente immaginabili». «Sempre in via Gozzi sono assolutamente inadeguati gli spazi dedicati allo spogliatoio maschile, che ospita 160 armadietti ed è ricavato da un vecchio caveau – ha detto ancora il sindacalista –.
I LUOGHI
Secondo i sindacati problemi di varia natura si riscontrano anche in altri edifici. Critiche sarebbero infatti le condizioni dell’ufficio Anagrafe di via Guasti, degli uffici del Servizio scolastico di via Raggio di Sole, dei magazzini di via Tassinari, della sede della polizia locale di via Aspetti all’Arcella, degli uffici ospitati nella Loggia Amulea e di buona parte delle sedi utilizzate dai Servizi sociali sul territorio.
Edifici che devono fare i conti con umidità da risalita sulle murature e con pavimentazioni gonfiate e irregolari, infiltrazioni di acqua piovana e crepe sui soffitti, tinteggiature che non vengono eseguite da anni, carente manutenzione degli impianti di riscaldamento e impianti tecnologici ormai obsoleti.
L’ANALISI
«Per quel che riguarda le criticità della polizia locale – ha detto Ponchia – per Csa la soluzione è realizzare una nuova sede che sia in grado di andare incontro alle nostre esigenze». «Soprattutto per quel che riguarda i Servizi sociali – ha spiegato invece Stivali –, anche alla luce delle recenti aggressioni è assolutamente fondamentale che l’amministrazione garantisca la sicurezza degli operatori».
«La risoluzione di questi gravi problemi che investono diversi immobili del Comune per noi ha un carattere prioritario. La vivibilità, la fruibilità, il decoro e la completa sicurezza e prevenzione della salute nei luoghi di lavoro sono urgenze, non si può più aspettare – ha concluso Scarpelli –. La situazione è inaccettabile, abbiamo chiesto con una nota congiunta un incontro urgente con tecnici e amministratori. Auspichiamo che la convocazione avvenga in tempi rapidissimi, in caso contrario potrebbero scattare una segnalazione allo Spisal e un’assemblea dei lavoratori con l’eventuale messa al voto di uno stato di agitazione che porterebbe alla richiesta di un incontro con il prefetto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino