Infarto mentre fa jogging, tecnico Enel di 53 anni muore dopo tre giorni di agonia

Alessandro Carpenedo
MUSILE - Un infarto sabato scorso - 17 settembre - mentre faceva jogging, lunghi minuti di rianimazione, il ricovero all’ospedale di San Donà in difficili...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MUSILE - Un infarto sabato scorso - 17 settembre - mentre faceva jogging, lunghi minuti di rianimazione, il ricovero all’ospedale di San Donà in difficili condizioni. Non ce l’ha fatta a riprendersi Alessandro Carpenedo, deceduto questa notte a 53 anni in seguito a quel tragico momento in cui il suo cuore si è fermato.


Perito elettronico, esperto di informatica, lavorava come tecnico specializzato all’Enel ed era anche un appassionato della montagna, delle camminate in alta quota e, soprattutto, nel tempo libero amava correre ed allenarsi a Musile, in vista della partecipazione alla VeniceMarathon. Era quindi uno sportivo, che si teneva in forma. Anche per questo la sua scomparsa ha suscitato incredulità nei tanti che lo conoscevano come una persona atletica e in salute.
Sabato mattina l’ambulanza l’aveva portato all’ospedale di San Donà privo di conoscenza. «L’hanno rianimato, ma il tempo è stato piuttosto lungo, quasi mezz’ora - riferisce l’assessore Luciano Carpenedo, cugino di Alessandro -. La prima Tac aveva lasciato qualche speranza, ma all’esame successivo purtroppo è risultato privo di attività cerebrale ed era già in coma».

Il suo decesso, così rapido ed improvviso, ha sconvolto la comunità di Musile e lasciato nel dolore la moglie Donatella Salviato, insegnante, ed i due figli Camilla, laureata e che in questi giorni era a Madrid per uno stage, e Filippo, studente universitario di Lettere a Udine. Il sindaco Silvia Susanna ha voluto la vicinanza nel dolore alla famiglia Carpenedo a nome della città di Musile. «Penso soprattutto alla moglie e ai figli e mi stringo a loro in questo momento di grande dolore».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino