Infarto mentre fa jogging, tecnico Enel di 53 anni muore dopo tre giorni di agonia

Martedì 20 Settembre 2022 di E. Fur.
Alessandro Carpenedo
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MUSILE - Un infarto sabato scorso - 17 settembre - mentre faceva jogging, lunghi minuti di rianimazione, il ricovero all’ospedale di San Donà in difficili condizioni. Non ce l’ha fatta a riprendersi Alessandro Carpenedo, deceduto questa notte a 53 anni in seguito a quel tragico momento in cui il suo cuore si è fermato.
Perito elettronico, esperto di informatica, lavorava come tecnico specializzato all’Enel ed era anche un appassionato della montagna, delle camminate in alta quota e, soprattutto, nel tempo libero amava correre ed allenarsi a Musile, in vista della partecipazione alla VeniceMarathon. Era quindi uno sportivo, che si teneva in forma. Anche per questo la sua scomparsa ha suscitato incredulità nei tanti che lo conoscevano come una persona atletica e in salute.
Sabato mattina l’ambulanza l’aveva portato all’ospedale di San Donà privo di conoscenza. «L’hanno rianimato, ma il tempo è stato piuttosto lungo, quasi mezz’ora - riferisce l’assessore Luciano Carpenedo, cugino di Alessandro -. La prima Tac aveva lasciato qualche speranza, ma all’esame successivo purtroppo è risultato privo di attività cerebrale ed era già in coma».

Il suo decesso, così rapido ed improvviso, ha sconvolto la comunità di Musile e lasciato nel dolore la moglie Donatella Salviato, insegnante, ed i due figli Camilla, laureata e che in questi giorni era a Madrid per uno stage, e Filippo, studente universitario di Lettere a Udine. Il sindaco Silvia Susanna ha voluto la vicinanza nel dolore alla famiglia Carpenedo a nome della città di Musile. «Penso soprattutto alla moglie e ai figli e mi stringo a loro in questo momento di grande dolore».

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