JESOLO (VENEZIA) - Malore fatale mentre corre in bicicletta, muore sotto gli occhi della moglie e degli amici. Doveva essere un weekend di festa, all’insegna della passione...
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L’intera compagnia sabato aveva deciso di percorrere in bicicletta la famosa pista ciclabile Dobbiaco-Lienz. Un’escursione di circa 40 chilometri che parte in Val Pusteria e si conclude nella città austriaca. Ma a circa dieci chilometri dall’arrivo si è consumata la tragedia. All’improvviso Paolo, per colpa di un malore fatale, con molta probabilità un arresto cardiaco, ha perso i sensi, cadendo a terra. Una scena terribile, alla quale hanno assistito alcuni amici che in quel momento erano con lui. E ai quali si è presto aggiunta anche la moglie che lo precedeva di alcuni metri mentre i figli si trovavano più avanti e sono stati informati dell’accaduto più tardi, con l’aiuto di uno psicologo messo a disposizione dalle autorità austriache.
L’allarme è scattato immediatamente. Tra i primi a prestare soccorso sono stati alcuni ciclisti, ai quali si sono aggiunti anche degli studenti di medicina. Sul posto è intervenuta un’ambulanza e l’elisoccorso del locale ospedale, atterrato direttamente sulla pista ciclabile. A lungo e in più maniere i sanitari hanno provato a rianimare il 57enne, ma purtroppo ogni tentativo si è rivelato vano. La salma è stata ricomposta nel cimitero di Lienz, a disposizione dell’autorità giudiziaria, la quale ha disposto l’autopsia che probabilmente verrà effettuata già oggi nella clinica universitaria di Innsbruck. La tragica notizia ieri mattina si è diffusa in tutta la città, suscitando un grande dolore. Paolo lavorava nell’azienda edile di famiglia che ha sede ad Annone, e per questo era molto conosciuto. Conosciuta anche la moglie, appartenente ad una delle famiglie più stimate della città, titolare dell’impresa idraulica Capiotto. «Era impossibile non amare Paolo – dicono i famigliari –. Il suo sorriso e il suo essere genuino, senza cattiveria e malizia, hanno lasciato il segno. E’ stato un marito amorevole e un padre innamorato dei propri figli. Mancherà a tutti. Sappiamo che i soccorsi sono stati immediati, ringraziamo tutte le persone che si sono attivate per aiutare Paolo». La data del rientro della salma a Jesolo non è ancora stata fissata, prima bisognerà attendere il via libera della magistratura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino