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BELLUNO - Non si potrà più dire che non lo si sapeva. Il Soccorso alpino e speleologico del Veneto lancia il progetto “Una montagna di sicurezza”, per informare e prevenire. Un’iniziativa in grande, pensata per abbracciare e incontrare la curiosità di tutto il popolo di escursionisti, dagli adulti ai ragazzi fino ai bambini delle elementari attraverso materiale informativo in formati e linguaggi diversi. L’aumento del via vai lungo i sentieri in montagna, seguito al lockdown non ha che aumentato il problema degli incidenti e degli escursionisti scarsamente preparati, rendendo i volontari ancora più certi della direzione intrapresa con il progetto. A rendere possibile la maxi campagna sono state le donazioni del 5 per mille e il sostegno di un’azienda da sempre vicina al Cnsas, la Karpos. Il progetto è stato presentato ieri online, con una diretta dalla pagina Facebook del Soccorso a cui poteva partecipare chiunque.
ENTRARE NELLE SCUOLE
«In questo ultimo anno gli interventi di soccorso sono aumentati in modo esponenziale, sicuramente dopo il ‘liberi tutti’ seguito ai lunghi periodi di lockdown – sottolinea il presidente del Soccorso alpino e speleologico Rodolfo Selenati - spesso molti di questi interventi sono dovuti alla scarsa preparazione, alla superficialità o all’inadeguatezza dell’equipaggiamento.
BROCHURE E VADEMECUM
Per gli adulti sono state realizzate brochure con vademecum chiari e precisi su cosa fare e, sopratutto, cosa non fare in montagna in estate e in inverno. Per comunicare con i ragazzi l’aggancio sarà la mascotte Salva Rech, protagonista di due mini video realizzati dallo studio Codoro, per spiegare ai giovani come prepararsi per le escursioni e come comportarsi in caso di valanga. Infine per i più piccolo è stato creato il personaggio di Pino Volp, protagonista di un altro corto di animazione altamente educativo. Non si ferma qui, il progetto. L’intenzione è quella di renderlo in continuo divenire, di ampliarlo e di aggiungerci sempre nuovi tasselli.
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Il Gazzettino