Ubriaco in bici, causa un incidente ma evita la multa da 16mila euro

Ubriaco in bici, causa un incidente ma evita la multa da 16mila euro
PORDENONE - Anche i ciclisti rischiano un'imputazione per guida in stato di ebbrezza. Ne sa qualcosa un 54enne originario di Latisana e residente a Portogruaro che si è...

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PORDENONE - Anche i ciclisti rischiano un'imputazione per guida in stato di ebbrezza. Ne sa qualcosa un 54enne originario di Latisana e residente a Portogruaro che si è visto notificare un decreto penale di condanna di 16.200 euro di ammenda in sostituzione di sei mesi di arresto per aver provocato un incidente stradale (in bicicletta) con in corpo un tasso alcolemico di 3,10 grammi/litro (il limite da non sforare è di 0,5). Il suo caso è stato discusso ieri davanti al giudice onorario Andrea Scorsolini, perchè l'avvocato Silvia Colautti si era opposta al decreto penale di condanna fornendo in aula una ricostruzione completamente diversa da quella ipotizzata dai carabinieri. Una ricostruzione che ha convinto il giudice, perchè Giorgio C. è stato assolto perchè il fatto non sussiste, in quanto in aula non è stata  raggiunta la prova che nel momento in cui è finito addosso alla fioriera del bar Pit Stop di Concordia Sagittaria fosse in sella alla bicicletta.

La vicenda risale alla notte del 29 maggio 2017. Il 54enne era stato trovato a terra alle 3.10 di notte, vicino a lui una bicicletta da donna marca Holland. Disse che gli sembrava di essere stato urtato da qualcuno, ma i carabinieri non trovarono alcun segno di frenata sull'asfalto o altri elementi che potessero far pensare a un pirata della strada. C'è però un elemento che la difesa ha valorizzato: l'uomo - come riferito dai militari - non si reggeva in piedi quella notte. «Non sarebbe stato in grado di salire sulla bicicletta - ha osservato l'avvocato Colautti - Piuttosto la usava come bastone, per reggersi». Il 54enne potrebbe essere caduto sulla bicicletta, una dinamica compatibile con il fatto che il mezzo aveva riportato danni soltanto sul portapacchi e sul fanalino posteriore. Dubbi sono stati sollevati anche sull'ora della caduta. Non è chiaro se Giorgio C. sia caduto alle 3 di notte o all'ora di chiusura del locale, avvenuto parecchio tempo prima. L'accusa aveva concluso per una sentenza di condanna.
C.A. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino