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PADOVA - Michela Zaggia, moglie di Stelvio Boaretto, lo seguiva in ogni sua avventura. Condivideva con il marito prima di tutto la passione per gli animali, ma anche quella della moto. E anche ieri Michela era sotto al gazebo nei box della squadra, tifando il marito e controllando la sua performance dagli schermi interni. Un bacio prima della partenza, poi via assieme ai meccanici in attesa di poter festeggiare al traguardo. Ma questa volta il destino ha scelto diversamente. La moto davanti a lui che cade, la sterzata disperata per evitare l'altro pilota, il volo fatale sull'asfalto: Stelvio è morto sotto i suoi occhi. Dagli schermi interni del circuito si è visto subito che la caduta era stata terribile. Gli infiniti minuti della rianimazione, la corsa verso il centro medico della struttura, l'elicottero che arriva, ma che se ne torna vuoto verso l'ospedale di Firenze: per il 59enne non c'è stato scampo.
«Sono frastornato e dispiaciuto, avevo conosciuto Stelvio quando era venuto da me per acquistare la moto a cui teneva tanto e sulla quale purtroppo ha disputato la sua ultima gara» Ricorda affranto Giovanni Barcaro, di Monselice, titolare di Team 03. Veterinario stimato, appassionato di montagna e alpinismo, nel 2014 aveva scalato il Cho Oyo, 8201 metri, per i tibetani è la Dea Turchese, la sesta montagna più elevata della Terra.
(ha collaborato Nicola Benvenuti)
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Il Gazzettino