Lasciato morire tra le lamiere, i genitori: «Non hanno avuto alcuna pietà»

Lasciato morire tra le lamiere, i genitori: «Non hanno avuto alcuna pietà»
ERACLEA - «Impossibile perdonarli». La voce di Giorgio Babbo, 83 anni e Vittoria Capiotto, 78 anni, i genitori di Giuliano Massimo Babbo, l'operaio di 53 anni...

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ERACLEA - «Impossibile perdonarli». La voce di Giorgio Babbo, 83 anni e Vittoria Capiotto, 78 anni, i genitori di Giuliano Massimo Babbo, l'operaio di 53 anni morto giovedì sera a San Donà in un assurdo incidente stradale è ferma, decisa e senza esitazioni. Per loro, come per tutta la famiglia, è impossibile perdonare chi ha provocato la morte del figlio, abbandonandolo agonizzante tra le lamiere accartocciate delle sua Ford Focus. Giuliano abitava con i genitori nella frazione di Brian, in via Turati: giovedì sera stava rientrando dopo il turno di lavoro in fabbrica alla 3B, è morto dopo uno scontro frontale con un'Audi A3 guidata lungo via Mario del Monaco da Kajtaz Kukiqi 21 anni ora in carcere assieme a Edmon Balaj di 26 anni, che si trovava alla guida di un'Alfa 147.

 

Secondo l'accusa prima di quel tragico scontro frontale i due stavano facendo una gara automobilistica, per questo entrambi sono stati arrestati per omicidio stradale con l'aggravante dell'omissione di soccorso e della fuga. Tutti e due sono dei volti noti alla giustizia: Kukiqi era già stato fermato alla guida di auto senza patente perché mai conseguita mentre Balaj ha dei precedenti per rissa e spaccio. Questa mattina saranno interrogati dal gip veneziano Gilberto Stigliano Messuti, per entrambi il pm Carlotta Franceschetti ha chiesto la misura cautelare del carcere. «Non hanno dimostrato alcuna pietà, nemmeno gli animali vengono lasciati morire così»...
 
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Il Gazzettino