Incidente sul lavoro a Pianiga, uomo muore investito dal furgoncino del catering

Mortale sul lavoro. L'impatto violento nel parcheggio condiviso dalla Luigi Marchioro e dalla ditta dove era impiegata la vittima, Paolo Barbato di 59 anni

L'uomo investito da un furgone della ditta di catering
PIANIGA (VENEZIA)- Terribile incidente sul lavoro. A perdere la vita questa mattina, 17 ottobre, Paolo Barbato di 59 anni, originario di...

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PIANIGA (VENEZIA)- Terribile incidente sul lavoro. A perdere la vita questa mattina, 17 ottobre, Paolo Barbato di 59 anni, originario di Scorzè residente a Ponte San Nicolò in provincia di Padova. Sul fatto indagano i carabinieri. 

Investito da un furgone in retromarcia

La vittima stava uscendo dagli uffici della Identità Srl, l'azienda di serigrafia di proprietà del nipote Fabio e di cui lui è socio di minoranza, quando è stato centrato da un furgone guidato da un dipendente della Marchioro, ditta di catering di Vigonza (Padova) con un magazzino a Pianiga. Due attività che si conoscono da sempre e che dividono a metà lo stesso capannone e lo stesso spazio esterno, al confine tra l'area metropolitana di Venezia e la provincia di Padova. Erano le 9.20 di ieri mattina quando il dipendente della Marchioro, un romeno di 53 anni residente nel Veneziano, è arrivato nel capannone tra via Tagliamento e viale Po. Doveva caricare tutto il materiale per un servizio di catering che l'azienda avrebbe svolto nella tarda mattinata a Montegrotto, nel Padovano. Per facilitarsi nel lavoro il cinquantatreenne - ora indagato con l'accusa di omicidio colposo - aveva deciso di spostare il furgoncino per mettere il retro del mezzo in corrispondenza dell'uscita del capannone. Manovre fatte chissà quante volte dall'uomo, dipendente di fiducia della Marchioro.



Ieri, però, il destino ha giocato la sua mano: mentre l'autista stava innestando l'ultima retromarcia per raggiungere la propria porzione del capannone, dalla porta sul lato in uso alla Identità è uscito Barbato. Il cinquantatreenne non si è accorto dell'uomo così come il padovano - uscito di fretta dallo stabile, in mano il cellulare - non ha notato la manovra del furgone che lo ha centrato in volto e sul petto con il cassone, facendolo cadere a terra e investendolo. A fermare la retromarcia del furgone, le urla disperate di un ragazzo, un tecnico esterno che ieri mattina era a lavoro per sistemare alcuni macchinari della Identità e che si è trovato testimone oculare di tutto. 

Sul posto il sostituto procuratore di Venezia, Giovanni Gasparini e anche i tecnici dello Spisal dell'Usl 3 che insieme ai militari sono al lavoro nel tentativo di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Barbato lascia la moglie e due figli.

 

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Il Gazzettino