CASTELFRANCO - Non è stato la guida pericolosa o la violazione delle più basilari norme sul rispetto delle regole di circolazione e neppure l'imperizia a causare...
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IN AULAE' quanto emerso ieri nell'udienza conclusiva del processo a carico di G.P., 84enne residente a Castelfranco, che per quei fatti era finita alla sbarra con l'accusa di lesioni colpose. Tutto terminato con una assoluzione. Decisive, per la sentenza emessa dal giudice Alberto Fraccalvieri, le perizie mediche sulla 84enne, difesa dall'avvocato Mara Zanotto, che in passato aveva subito un intervento di angioplastica e che soffre di disturbi cardiocircolatori, stenosi carotidea e ipertensione. Secondo gli accertamenti clinici proprio nei frangenti dell'incidente G.P. è rimasta vittima di un attacco ischemico a livello cerebrale, transitorio ma abbastanza significativo, tanto da farle perdere i sensi.
IL VERDETTOE' insomma il suo stato di semi incoscienza a spiegare come mai la macchina abbia preso in pieno la transenna che bloccava l'accesso al mercato e poi, senza rallentare, abbia proseguito andando a sbattere prima su un lato e poi sull'altra della via Preti prima di piombare su alcune bancarelle. E' stato in quel momento che il mezzo ha colpito in pieno tre persone, ferendone una in maniera grave. Si tratta di una donna che, investita in pieno, ha riportato un politrauma cranico, la frattura della tibia sinistra e contusioni multiple, letteralmente sbalzata sulla strada a diversi metri dal punto di impatto. La Procura aveva inizialmente individuato precise responsabilità da parte della donna. L'ischemia temporanea, hanno invece spiegato i consulenti medici in udienza, è una condizione da cui il paziente sembra riaversi anche se lascia comunque delle conseguenze. E che, se abbastanza intensa come quella capitata a G.P., è in effetti in grado di portare ad uno stato di semi o totale incoscienza che può durare anche per diversi minuti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino