Incidente a Belluno. Automobilista abbagliato dal sole investe l'ex primario ciclista: Davide Mazzon è in prognosi riservata

Incidente a Belluno, grave il primario ciclista Davide Mazzon
BELLUNO - Pedalava, come al solito, a Piaia, Comune di Ponte nelle Alpi. In salita, direzione Quantin. Un giro che faceva sempre, su una strada che conosceva bene. Davide Mazzon,...

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BELLUNO - Pedalava, come al solito, a Piaia, Comune di Ponte nelle Alpi. In salita, direzione Quantin. Un giro che faceva sempre, su una strada che conosceva bene. Davide Mazzon, già primario di Anestesia e Rianimazione all’ospedale San Martino, era in sella alla “vecchia” mountain bike che aveva trasformato in una bici da gravel. Le sue biciclette ufficiali, invece, erano rimaste a casa, a Salce. Quindi l’incidente. Con un botto che arriva in un attimo, alle spalle. Ora l’ex primario Davide Mazzon, 67 anni, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso (non in pericolo di vita).


LA PAURA
Erano da poco passate le 15, lunedì pomeriggio, quando una Jeep con il fanale colpisce la ruota posteriore della bicicletta. Neppure il tempo d’accorgersi, si vola, si ricade a terra. Un sobbalzo non da poco che ha causato due fratture vertebrali (di cui una più pericolosa perché potrebbe inficiare il midollo), cinque costole rotte davanti più cinque costole rotte dietro. E lo sterno rotto. Frattura anche del bacino che prevede un’operazione già in calendario: venerdì Mazzon verrà operato con inserimento di una placca di contenimento. Lunedì pomeriggio era uscito di casa per una passeggiata sulle due ruote. Mai si sarebbe immaginato che dopo un paio d’ore sarebbe stato protagonista di un incidente di tale sorta, con la corsa in ospedale, al San Martino, l’arrivo dei carabinieri sul luogo dell’incidente, il trasferimento al Cà Foncello di Treviso dove attualmente è ricoverato con prognosi riservata.


IL PERICOLO
Chi lo ha investito, sintetizzando, ha detto che era abbagliato e non ha visto il ciclista che pedalava sul bordo strada. Ecco che gli amici di Mazzon – appassionati di bicicletta – che sono in contatto con la moglie, Marilisa Celato, vogliono lanciare un appello alla prudenza: «Il sole in questo periodo dell’anno è basso, spesso toglie a chi è in auto la corretta visibilità. Si esce da una zona d’ombra e non si vede nulla. A volte, poi, si guida distratti. Vorremmo che la vicenda capitata a Davide Mazzon, valga, quindi, come insegnamento sulla prudenza, come messaggio sulla sicurezza stradale».


L’IMPEGNO


Davide Mazzon, classe 1956, è risaputo, è uno sportivo: dopo il lavoro mette la bicicletta. E’ andato in pensione da poco: primo giugno 2023. E’ stato in servizio all’Ulss 1 Dolomiti dal 2001. Tra il 2004 e il 2018 ha diretto il Dipartimento di chirurgia di Belluno. Oltre alla direzione del reparto di Anestesia e Rianimazione è noto per la “passione” verso i temi legati alla bioetica – con particolare interesse per il fine vita – e alla donazione di organi. Non un caso che dal 2022, nel’Ulss 1 Dolomiti, abbia ricoperto il ruolo di coordinatore dei trapianti, con incarichi anche regionali Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino