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SAN BIAGIO DI CALLALTA (TREVISO) - Avrebbe potuto avere conseguenze gravissime l’incidente che ha coinvolto il gruppo di corridori della Solme Olmo durante una trasferta verso Ancona. I ciclisti erano a bordo del furgone guidato dal meccanico del team, il villorbese Davide Tabarin, e stavano andando alla “Due Giorni” di Castelfidardo. Ma nel tratto tra l’uscita autostradale Bologna Fiera e Bologna San Lazzaro, il mezzo della Solme Olmo ha sbandato improvvisamente a causa dello scoppio del pneumatico del camion che gli viaggiava a fianco, sulla sinistra, che lo ha poi scaraventato sulle barriere.
Lo scontro e la paura
Il furgone dei ciclisti, a quel punto, è stato letteralmente schiacciato contro il guard rail. «Poteva essere una tragedia, i ciclisti sono ancora sconvolti per quanto accaduto - ha raccontato il team manager della squadra under23 ed élite di San Biagio di Callalta, Giampietro Forcolin -. Per fortuna i ragazzi ne sono usciti tutti illesi. A bordo c’erano Davide Tabarin, il meccanico alla guida, Ludovico Bianchini, il massaggiatore e i corridori Stefano Baffi, nipote d’arte, Marco Trevisol e il tasmaniano Daniel Di Domenico. La dinamica è chiara, la sfortuna ha voluto che il camion guidasse a sinistra e li agganciasse stritolandoli conto il guardrail prima con la motrice e poi con il rimorchio». Sulla strada c’erano i mezzi di altre squadre, che si sono fermate per prestare soccorso ai ciclisti di San Biagio. Forcolin ci tiene a ringraziarli tutto, a partire dal Team della Zalf. «Ho fatto alcune chiamate e tutti sono stati pronti a darci un aiuto. Verso sera, dopo gli accertamenti del caso della polizia stradale, abbiamo noleggiato un furgone e siamo scesi verso Castelfidardo. Una cosa mi preme sottolineare: che nel ciclismo, quando qualcuno ha bisogno, che siano avversari o amici, sono tutti pronti sempre e comunque a darsi una mano» conclude il team manager Giampietro Forcolin.
Il Gazzettino