Inchiesta su Confindustria, Marchi a Report: «Contano solo i colonnelli»

Enrico Marchi
VENEZIA - (m.cr.) Report ritorna oggi su Rai 3 con un’inchiesta su Confindustria che tratterà anche della "scomunica" dei probiviri che nel 2009...

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VENEZIA - (m.cr.) Report ritorna oggi su Rai 3 con un’inchiesta su Confindustria che tratterà anche della "scomunica" dei probiviri che nel 2009 definì non candidabili alla presidenza dell’associazione di Venezia sia Enrico Marchi che Paolo Trovò. Nell’ottobre del 2009 venne eletto Luigi Brugnaro. «Io e Trovò troviamo l’accordo e lo comunichiamo. Cacciati - racconta Marchi, presidente di Save, la società che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso, mille addetti - siamo stati dichiarati ineleggibili, che sarebbe stata una cosa molto grave se fosse stata una cosa seria».


Marchi parla apertamente di boicottaggio e di manovre: «Pensavo che per essere eletti ci volesse il voto degli elettori, invece ho scoperto che ci voleva il consenso dei colonnelli», la sua battuta al curaro. E chi erano questi colonnelli? «Erano le persone che in quel momento rappresentavano in sede locale Confindustria», risponde Marchi al giornalista di Report, che con voce fuori campo racconta che contro la sua lezione vi fossero i presidenti provinciali e regionali di Confindustria (cioè Antonio Favrin e Andrea Tomat) e quello nazionale Emma Marcegaglia, grande elettrice dell’attuale presidente designato Vicnenzo Boccia. «Ci hanno accusato di aver violato il codice etico, a dire il vero la dizione esatta è che non abbiamo avuto un comportamento ai massimi livelli». Essere indagato per evasione fiscale o mafia, quello passa? Marchi ride e si rifugia con un "non so".  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino