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SPILIMBERGO - Almeno trecento. È il numero delle persone che l'altra sera hanno partecipato al primo incontro sul nuovo inceneritore che la Eco Eridania vuole costruire a Tauriano, praticamente a fianco di quello che già esiste. Un successo, dunque, a sentire gli organizzatori della prima assemblea pubblica del comitato "No Inceneritore Rifiuti Speciali Pericolosi Spilimbergo". Ma se all'interno c'erano tante persone, molte altre a causa della capienza satura del salone non hanno potuto partecipare all'incontro e sono state costrette a restare fuori dalla sala. Resta il fatto che la questione è decisametne molto sentita.
Tutti no
In oltre due ore di scambi di informazioni e dibattiti è emersa una netta opposizione al progetto presentato dall'azienda Eco Eridania che racchiude anche Eco Mistral, la società che gestisce l'impianto attuale che ha un carico di 23 mila tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, in buona parte ospedalieri. Una cosa è emersa in maniera molto chiara da parte praticamente din tutti: la forte volontà di fermare la realizzazione di questo impianto.
Nuova assemblea
«Chiunque voglia dare una mano - hanno spiegato dal Comitato - è caldamente invitato a partecipare. Inoltre, per la prossima settimana è in fase di organizzazione in data ancora da definirsi una nuova assemblea, questa volta a Tauriano, una delle frazioni più colpite dalle emissioni dell'attuale impianto e da quelle possibili del futuro progetto.
La polizia
Ma il Comitato va all'attacco anche della Digos che l'altra sera era a Spilimbergo a verificare che tutto procedesse regolarmente. «Unica nota stonata della serata - hanno spiegato - il comportamento del personale della polizia della Questura di Pordenone. Si sono presentati in borghese - va avanti il Comitato - all'incontro e alle domande degli organizzatori hanno tergiversato a dare le risposte alle domande che venivano fatte. In più hanno mostrato i loro distintivi identificativi solo dopo numerose richieste che erano state rivolte dagli organizzatori della serata. Infine - concludono - hanno proceduto a identificare a nostro avviso senza motivo, l'organizzatore che si è relazionato. Di sicuro - concludono dal Comitato - noi andremo avanti per la nostra strada a maggior ragione dopo una serata così vivace e partecipata. Questo incontro ha posto le basi per una combattiva opposizione al nuovo progetto, mirata a tutelare la salute delle persone che vivono il territorio».
I numeri
Il nuovo impianto che Eco Eridania vorrebbe realizzare è di circa 70 mila tonnellate, quasi tre volte più grande rispetto a quello attuale. Gran parte dei rifiuti che arriveranno - se l'impianto andrà in fondo - saranno di fuori provincia e regione, così come manca ancora uno studio epidemiologico accurato da allegare alle carte che la società ha già consegato in regione alla fine dello scorso mese. Ci sono comunque ancora diversi passaggi prima di arrivare alla Conferenza dei servizi che è uno degli atti più significativi prima dell'iter autorizzativo.
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Il Gazzettino