Un edificio del 1600 vincolato dalle Belle Arti, con un immenso valore storico, andato in fumo. Questa volta il piromane che sta terrorizzando l’area tra Santa Giustina e...
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IL PIROMANE
Intorno alle 3 si è ripetuto il “solito” copione, andato in scena la notte tra lunedì e martedì a Luni, nel deposito attrezzi di Marco Tronco. L’auto che arriva, le fiamme, i botti e l’auto che riparte. La mano è la stessa, ne sono convinti i carabinieri della Compagnia di Feltre che indagano sui due incendi. Ma questa volta Erostrato non c’entra, come conferma anche la Procura. Il malvivente sapeva esattamente come muoversi, anche ieri nella casa dei De Bastiani. Una seconda casa, non la residenza che la famiglia ha a Cesiomaggiore. È andato a colpo sicuro: utilizzando degli acceleranti forse la benzina e il carburante trovato sul posto ha innescato le fiamme, facendo esplodere una bombola di acetilene, che si trovava nello stabile. Nessuno è rimasto ferito, perché la casa è disabitata, ma il fuoco in pochi minuti era altissimo. Graziano De Bastiani è ancora sotto shock e lancia un messaggio direttamente al piromane. «Scriva pure sul giornale - dice per comunicare con l’ignoto - che i carabinieri fanno le loro indagini, ma anche noi facciamo le nostre e se arriviamo prima noi....»
L’ALLARME
È stato uno dei fratelli di De Bastiani a chiamarlo nel cuore della notte: «Corri qui brucia tutto». Immediata la chiamata anche ai vigili del fuoco che sono arrivati dal distaccamento di Feltre e dal comando di Belluno con 5 automezzi e 14 operatori. Hanno lavorato fino alle 9 per spegnere le fiamme, che hanno completamente distrutto la copertura del fabbricato oltre tutta l’attrezzatura depositata all’interno. Interessato anche il tetto dello stabile vicino (la stalla) che è di proprietà del fratello Daniele. Colpita infine anche una terza unità abitativa, sempre al civico 25 di Cergnai, compresa sempre nel complesso storico. Anche lì non abitava nessuno. Il complesso non è assicurato, come gli attrezzi all’interno: motofalciatrici, armadi storici, suppellettili, banchi. Tutto perso. Minacce? Nessuna dice De Bastiani che fa intendere però che qualche screzio con la persona che sarebbe il collegamento tra loro e Tronco c’è stato. E ora quella persona rischia. E molto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino