Piromani appiccano il fuoco intorno alla villa di Lucio Garbo: «Sono molto preoccupato»

L'intervento dei vigili del fuoco
ARQUÁ PETRARCA - Divampano le fiamme attorno alla casa dell'editore di Canale Italia: l'incendio è quasi sicuramente di origine dolosa. È...

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ARQUÁ PETRARCA - Divampano le fiamme attorno alla casa dell'editore di Canale Italia: l'incendio è quasi sicuramente di origine dolosa. È accaduto verso le 8.30 di ieri mattina in via Fontanelle, strada collinare che sale al monte Ventolone. In quel momento, alla villa di Lucio Garbo era presente soltanto la signora delle pulizie, che ha immediatamente dato l'allarme al 115. Una casa che il fondatore della nota emittente locale usa durante i fine settimana.

L'INCENDIO
Il fuoco è stato appiccato da qualcuno risalito per la strada sommitale e che poi, complice la solitudine, si è dileguato. Le fiamme hanno iniziato a correre forte, spinte da un vento gagliardo e dal gran secco che persiste da settimane; nel punto di massima espansione, il fronte dell'incendio ha intaccato quasi 4mila metri quadri di vegetazione. La chiamata al 115 è arrivata alle 9: sono giunti sul posto i pompieri di Este, che hanno chiesto supporto a due mezzi da Abano per il rifornimento idrico. I vigili del fuoco hanno circoscritto le fiamme lateralmente, spegnendo il fuoco con le manichette. L'intervento principale, di per sé, è durato poco, ma il personale di Este ha dovuto attendere il servizio antincendio della forestale di Padova, che ha ultimato la bonifica perimetrale del sito. La squadra ha potuto fare rientro solo verso le 13.45.

LE INDAGINI
Nonostante l'allarme fosse stato dato per incendio ad abitazione, le fiamme si sono solo avvicinate alla casa di Garbo, senza intaccarla. Giunti per i rilievi di rito anche i carabinieri di Monselice, con i colleghi di Galzignano Terme. L'incendio avrebbe infatti origine dolosa e sarebbe stati trovati oggetti idonei a innescare le fiamme; si parla di un materiale altamente infiammabile, come i noti accendi-fuoco per caminetti e barbecue. Avvertito dalla governante, Lucio Garbo si è precipitato da Padova ad Arquà. «Vista la situazione, sono piuttosto preoccupato, ma altrettanto rincuorato dal fatto che le fiamme non hanno aggredito la villa di collina».

IL SINDACO


Verso le 11, è arrivato sul Ventolone il sindaco Luca Callegaro: «Non è la prima volta che succedono fatti del genere. Cinque anni fa era accaduta la stessa cosa, con una serie di incendi dolosi nell'arco di un mese. Alla fine, il responsabile era stato trovato, ma temo sempre fenomeni di emulazione». Il sindaco invita i concittadini alla cautela: «Ad Arquà mi hanno segnalato alcuni piccoli fuochi, sorti a causa di comportamenti imprudenti di gente che brucia ramaglie. A parte il fatto che un'ordinanza regionale lo vieta, in questo periodo non si dovrebbe assolutamente fare». Temperature e siccità sono veicoli micidiali per il fuoco; l'emergenza idrica, poi, potrebbe causare problemi nello spegnimento.
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Il Gazzettino