Incendio ​distrugge l'azienda Nek: i piromani sono due ex dipendenti

L'incendio alla Nek
ABANO TERME - Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Abano Terme (Padova), a conclusione di un’articolata indagine denominata “Fuoco incrociato”, hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ABANO TERME - Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Abano Terme (Padova), a conclusione di un’articolata indagine denominata “Fuoco incrociato”, hanno arrestato un uomo e una donna di nazionalità marocchina ex dipendenti della ditta ritenuti i responsabili del devastante incendio che il 4 ottobre 2016 aveva completamente distrutto lo stabilimento della “Nek s.r.l.”, ditta di gestione e trattamento rifiuti plastici di Monselice (PD), causando danni per quasi tre milioni di euro.


In manette sono finiti  Bouchra El Kahi, marocchina 35enne di Battaglia Terme (Padova), e Said Rabbah, 29enne connazionale di Pernumia (Pd). Il danno del rogo è stato oltre 3 milioni di euro. All'origine del gesto ci sarebbe una ritorsione maturata dai due marocchini a seguito del licenziamento e dell'agitazione sindacale che aveva coinvolto lavoratori e la coop proprietaria dello stabilimento. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino