PADOVA - «Ci trattava come animali. Ci lanciava le cassette di cipolle addosso e ci diceva che ci stava bene dover lavorare al freddo. Chi non faceva quello che volevano...
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LA SCOPERTA Noto imprenditore e moglie arrestati. Operai in nero trattati come schiavi
Spintoni, urla, imprecazioni, violenze: nelle oltre 130 pagine dell'ordinanza emessa dal Gip è descritto il drammatico calvario dei lavoratori, tutti di bassa estrazione sociale e scolarità, cui erano stati promessi una casa, un lavoro sicuro nei campi e il rilascio del permesso di soggiorno in Italia. Per arrivare qui, alcuni di loro hanno venduto i pochi beni posseduti e si sono anche rivolti agli usurai pur di raccogliere il denaro loro richiesto dall'intermediario dei Tresoldi prima della partenza dal Bangladesh: «Ho pagato un milione di rupie (10mila euro) all'intermediario mentre ero ancora in Bangladesh. I compensi ai lavoratori in nero, circa 1.000 euro al mese, venivano elargiti dal Tresoldi, secondo un sistema collaudato, mediante accrediti gonfiati ad hoc sulle carte prepagate/ricaricabili dei pochi lavoratori in regola...»...
Il Gazzettino