Impiegati nel mirino: «Alteravano il profilo per farli apparire informati»

Il magistrato Massimo De Bortoli che coordina l'inchiesta Veneto Banca
TREVISO - «Per forza ci sono i nomi degli impiegati, dei direttori di filiale e dei consulenti: bisognava spiegare come si sia consumato quello che non esito a definire un...

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TREVISO - «Per forza ci sono i nomi degli impiegati, dei direttori di filiale e dei consulenti: bisognava spiegare come si sia consumato quello che non esito a definire un vero e proprio raggiro nei confronti di un intero territorio». L'avvocato montebellunese Paolo Polato, membro del coordinamento Adusbef ed estensore di almeno un centinaio di denunce, non usa giri di parole per chiarire perché sono stati presi di mira i dipendenti.

I dipendenti sapevano, si sono girati dall'altra parte e hanno venduto, questa è la tesi. Insomma, erano complici di chi aveva deciso quella strategia. Secondo Andrea Arman del Coordinamento Banche Popolari Venete Don Enrico Torta «abbiamo le prove che in banca cambiavano il profilo di rischio dei clienti, che così risultavano tutti esperti e tutti ben informati».
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Il Gazzettino