L'Interporto di Padova è il primo a dotarsi di un impianto fotovoltaico. Nel 2022 fatturato di oltre 35 milioni

Il sistema può accumulare l'energia elettrica prodotta dai pannelli così c'è elettricità anche di notte

L'Interporto di Padova
PADOVA - Fornirà energia elettrica pulita e autoprodotta al Terminal Intermodale, dove operano le cinque grandi gru elettriche a portale su rotaia che caricano e scaricano...

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PADOVA - Fornirà energia elettrica pulita e autoprodotta al Terminal Intermodale, dove operano le cinque grandi gru elettriche a portale su rotaia che caricano e scaricano i container e i semirimorchi dai treni, il nuovo impianto fotovoltaico che è stato inaugurato oggi in occasione del 50/o anniversario di Interporto Padova. Una sesta gru sarà installata entro il 2024.

L'impianto fotovoltaico

La caratteristica che rende unico questo nuovo impianto sperimentale, realizzato da Omnis Power Italy, è la presenza di un sistema di accumulo dell'energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici in modo da disporre dell'energia anche di notte o quando le condizioni meteo non permettono una produzione sufficiente a soddisfare le necessità del terminal. Si tratta del primo impianto del genere installato in un interporto o in un porto in Italia. «Un ulteriore passo avanti nella direzione della sostenibilità - ha detto il presidente di Interporto Padova, Franco Pasqualetti, intervenendo all'inizio della celebrazione nell'Aula Magna del Bo -. Il salto di qualità è avvenuto negli ultimi 15 anni, dopo la fusione con i Magazzini Generali di Padova che è stata la prima di una serie di accorpamenti societari. Naturalmente, le scelte lungimiranti di chi mi ha preceduto, costituiscono il presupposto essenziale anche per i risultati odierni». Interporto Padova, con digitalizzazione, automazione, ricorso all'energia pulita da fotovoltaico «è riuscito a far crescere in modo significativo la produttività del terminal per far fronte alle richieste del mercato, senza aumentarne la superficie e quindi senza ulteriore consumo di suolo e allo stesso tempo diminuendo l'impatto ambientale delle proprie attività - ha concluso -. Esattamente quello che le imprese oggi chiedono alla logistica moderna».

L'Interporto

Collocato nella parte meridionale della zona industriale di Padova, ad est della città, e collegato agevolmente sia alla rete ferroviaria principale che alle autostrade A4-Venezia Milano e A13- Padova Bologna, si sviluppa su una superficie di 1.100.000 metri quadrati in proprietà, con 300mila metri quadrati di magazzini in proprietà totalmente affittati alle imprese leader della logistica e del trasporto e un'area ferroviaria e terminalistica di circa di 500 mila metri quadri che è il vero cuore delle attività intermodali. È considerato l'interporto più avanzato del panorama nazionale dal punto di vista tecnologico: da qui, ogni anno, partono e arrivano circa 8.000 treni merci che collegano Padova ai principali porti italiani ed europei e ad alcuni importanti terminal terrestri in centro e nord Europa. La società è strutturalmente in utile da anni: nel 2022, il fatturato ha raggiunto i 35,7 milioni.

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Il Gazzettino