FALCADE - I gestori degli impianti a fune sono pronti a portare i turisti in quota, anche la prossima estate. Chiedono però a gran voce l'aiuto del governo. La prima...
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LA PROPOSTA
Proprio per questo, nelle scorse settimane, l'associazione degli impiantisti ha elaborato e sottoposto all'attenzione del governo una serie di regole per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti. L'attività degli impianti a fune è attività di trasporto e pertanto soggetta alle regolamentazioni del Ministero dei Trasporti. Presenta tuttavia una forte valenza turistica, ambientale e di valore strategico per gli equilibri socio-economici del sistema montagna, con una particolare attenzione ad aspetti idrogeologici, di manutenzione di boschi e prati, corsi d'acqua e strade forestali. Ciò, secondo gli impiantisti, la rende profondamente diversa dalle altre attività di trasporto, e per questo motivo, la presidente Anef sostiene che «non è possibile adottare misure similari a quelle del trasporto urbano ed extraurbano, sia per ragioni tecniche (la durata del trasporto sugli impianti a fune difficilmente supera gli 8/10 minuti) sia per ragioni pratiche connesse ai servizi correlati al trasporto funiviario (parcheggi, casse, assistenza agli utenti sul piano di imbarco)». L'appello al governo è quello di mettere in atto misure improntate a una reale valutazione delle caratteristiche specifiche del trasporto funiviario. Ciò che si vuole evitare, è che si richieda una riduzione della portata degli impianti, misura rivelatasi inefficace quando venne imposta nelle ultime giornate della stagione invernale: l'effetto rilevato è stato un allungamento dei tempi di attesa in coda, con conseguente aumento del rischio per i turisti, in particolare quando l'attesa avviene al chiuso e senza dispositivi di protezione individuale.
NORME DI SICUREZZA
Gli stessi impiantisti hanno inoltrato al governo delle proposte studiate per garantire la sostenibilità del servizio e in primo luogo la sicurezza dei turisti e del personale. Tra queste ci sono l'obbligo del distanziamento fisico di almeno 1 metro in ogni fase preparatoria al trasporto (parcheggio, cassa, tornelli, stazione di partenza, sala d'aspetto), l'obbligo di utilizzare mascherina e guanti per l'estate (da non togliere mai durante il trasporto). Obbligatoria anche l'areazione di cabinovie e funivie con il blocco di uno o più finestrini, l'apertura delle porte delle cabinovie o funivie (solo se vuote) per una areazione completa laddove possibile e l'igienizzazione delle cabine. Difficile, per ora, l'ipotesi di procedere alla misurazione della temperatura degli utenti tramite termoscanner, a causa della scarsa attendibilità di questo tipo di procedure. «Siamo fiduciosi per l'estate, poiché la montagna ha tutte le caratteristiche per attrarre i turisti, garantendo un ambiente sano e lontano dagli assembramenti. Nel Bellunese, poi, ci sono molte seconde case, molti appartamenti che pensiamo verranno riscoperti come luoghi dove alloggiare durante le vacanze. Noi siamo pronti e speriamo che già con il prossimo decreto il governo dia parere favorevole alle nostre proposte», conclude Minella.
Andrea Ciprian Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino