VENEZIA - Ha sottratto all'azienda per la quale lavorava oltre un milione e mezzo di euro, con prelievi e appropriazioni dai conti correnti, un'impiegata amministrativa...
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Non contenta, con i soldi accumulati illecitamente consentiva di fare altrettanto al marito, appassionato dei casinò. Ma ai due coniugi è arrivata infine la Guardia di Finanza, con una denuncia per appropriazione indebita e ricettazione. L'operazione, denominata "Vortex", è stata portata a termine dai militari del Nucleo Polizia Tributaria di Venezia.
Tutto è iniziato con una verifica fiscale nei confronti di una società veneziana del settore demolizioni e bonifiche ambientali. Le Fiamme Gialle hanno rilevato numerosi "buchi" nei conti correnti e nel bilancio dell'impresa, che presentava libri e registri con annotazioni di pura fantasia contabile. Indagando hanno così scoperto che l'impiegata, responsabile amministrativo dal 2010 al 2013 della società, approfittava del ruolo rivestito e della piena fiducia accordatale dai titolari per appropriarsi di risorse finanziarie dell'impresa sulle quale aveva piena disponibilità, con continui prelevamenti per migliaia di euro.
Le transazioni venivano occultate con documentazione fittizia, attraverso la falsificazione delle firme su assegni bancari e con false scritture nella contabilità aziendale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino