Microcredito. Imprenditori a casa loro: dall'Ue 5 milioni per i rimpatri dei migranti

Microcredito. Imprenditori a casa loro: dall'Ue 5 milioni per i rimpatri dei migranti
TRIESTE -  Incentivare, attraverso il microcredito, i rimpatri volontari degli stranieri regolarmente residenti sul territorio che intendono tornare al loro Paese di origine...

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TRIESTE -  Incentivare, attraverso il microcredito, i rimpatri volontari degli stranieri regolarmente residenti sul territorio che intendono tornare al loro Paese di origine e avviare un'attività imprenditoriale: è quanto prevede l'accordo sottoscritto oggi nella sede della Prefettura di Trieste dal capo Dipartimento immigrazione del Viminale, Michele di Bari, e dall'assessore del Fvg alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti. La sperimentazione, finanziata con 5 milioni di euro di fondi del Ministero dell'Interno (sono risorse europee), è stata definita «innovativa» da Michele di Bari, Roberti e dai prefetti dei quattro comuni capoluogo, Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone. «È maturata l'idea che bisogna agire in maniera determinata attraverso la programmazione - ha sottolineato di Bari - e il Friuli Venezia Giulia sarà capofila in questa sperimentazione che prevede misure di carattere economico con un sostegno concreto per il rimpatrio assistito».


L'iniziativa prevede l'erogazione di risorse attraverso il microcredito in favore di chi risiede in Italia con regolare permesso di soggiorno e «non avendo trovato condizioni economiche adeguate - ha spiegato Roberti - vuole tornare nel paese d'origine avviando un'attività imprenditoriale. Questo ci risolve anche un problema sociale per le persone che restano in Italia e non hanno più possibilità economiche o professionali». I 5 milioni di euro che il Viminale metterà a disposizione per i rimpatri volontari nel progetto sperimentale derivano dai fondi Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione), uno strumento finanziario istituito nel 2014 dall'Unione europea. Rispetto agli scorsi anni (nel 2018 erano stati stanziati poco meno di 900 mila euro) l'erogazione non è stata fatta sulla base dei bandi predisposti dall'Amministrazione regionale su indicazioni del Viminale - è stato precisato - ma con affidamento diretto vista la procedura sperimentale realizzata in collaborazione con Microcredito e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino