TRIESTE - Incentivare, attraverso il microcredito, i rimpatri volontari degli stranieri regolarmente residenti sul territorio che intendono tornare al loro Paese di origine...
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L'iniziativa prevede l'erogazione di risorse attraverso il microcredito in favore di chi risiede in Italia con regolare permesso di soggiorno e «non avendo trovato condizioni economiche adeguate - ha spiegato Roberti - vuole tornare nel paese d'origine avviando un'attività imprenditoriale. Questo ci risolve anche un problema sociale per le persone che restano in Italia e non hanno più possibilità economiche o professionali». I 5 milioni di euro che il Viminale metterà a disposizione per i rimpatri volontari nel progetto sperimentale derivano dai fondi Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione), uno strumento finanziario istituito nel 2014 dall'Unione europea. Rispetto agli scorsi anni (nel 2018 erano stati stanziati poco meno di 900 mila euro) l'erogazione non è stata fatta sulla base dei bandi predisposti dall'Amministrazione regionale su indicazioni del Viminale - è stato precisato - ma con affidamento diretto vista la procedura sperimentale realizzata in collaborazione con Microcredito e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino