Imam violento, Zaia: «Certe persone vanno perseguite»

Imam violento, Zaia: «Certe persone vanno perseguite»
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PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) - «Sono cose che a sentirle raccontare potrebbero perfino non sembrarci vere, da quanto sembrano riportarci in anni oscuri in cui i bambini erano alla mercé del maestro. Invece sono vere ma per fortuna, grazie ai Carabinieri di Vittorio Veneto, per questi piccoli malcapitati l'incubo è finito. Ai militari e alla magistratura inquirente va tutto il nostro ringraziamento per non tenere bassa la guardia contro chiunque non capisca che a casa nostra nessuno può sentirsi al di sopra delle regole». Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime soddisfazione per l'indagine dell'Arma in una scuola coranica a Pieve di Soligo, dove sembra che l'imam intervenisse con pene corporali e maltrattamenti pesanti sui ragazzini che non apprendevano nel modo da lui sperato.


«Non ci stancheremo mai di ripeterlo - prosegue Zaia -. Nessuno può scambiare il Veneto per una terra dove si può fare di tutto e delinquere impuniti. Mentre a Roma c'è chi fa le pulci alla scuola che prevediamo con l'autonomia, personaggi come questo imam applicano metodi di insegnamento che nulla hanno a che fare con l'educazione e sanno solo di sopraffazione verso i più deboli. Qualcuno ci parlerà, con il solito finto buon senso di facciata, delle difficoltà create dall'integrazione multietnica». Il governatore non ha dubbi: «noi, invece, pensiamo che persone del genere vadano perseguite e non debbano restare nella nostra terra - conclude - .Per questo rinnovo il mio plauso ai Carabinieri che ancora una volta hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere per il bene della comunità».
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Il Gazzettino