PORDENONE - L’imam racconta la sua verità e ottiene la revoca del divieto di dimora nel Centro islamico della Comina, dal quale doveva tenersi a una distanza di 500...
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L’INTERROGATORIO
Abdegalwad ha riferito di aver continuato a fare la guida spirituale fino al 7 gennaio, perchè soltanto quel giorno ha ricevuto la raccomandata con la lettera di licenziamento. «Dopodichè - prosegue Casarotto - per qualche giorno ha continuato a frequentare il centro islamico soltanto per pregare». Al giudice ha detto che molti fedeli gli hanno chiesto di restare. Si ritiene una vittima. E non soltanto per le aggressioni subite e puntualmente denunciate. Gli attriti con l’Associazione riguardano principalmente la mancata trasparenza e sono limitati un gruppo di fedeli che vorrebbe dall’imam preghiere soltanto in lingua araba, emarginando secondo Abdegalwad i musulmani che provengono dal Pakistan o da altri Paesi.
L’ORDINANZA
Sentito il parere del sostituto procuratore Maria Grazia Zaina, ieri il gip Piccin ha revocato la misura cautelare. «È stata restituita serenità e dignità personale al mio assistito - ha commentato Casarotto - Il gip ha valorizzato il fatto che fino al 7 gennaio Abdelgawad non aveva ricevuto la lettera di licenziamento, adesso aspettiamo le valutazioni della Procura». L’ex imam di Pordenone è indagato per di violenza privata e violazione di domicilio, in quanto il Centro islamico non è un luogo pubblico, ma la sede di un’associazione privata, di cui l’imam non è socio. Ad aggravare la posizione dell’imam vi è la contestazione di un terzo reato: oltraggio a pubblico ufficiale, perchè il 2 gennaio ha chiamato il 112 e mentre l’operatore cercava di identificarlo è sbottato con frasi come «siete dei corrotti perchè fate quello che dicono loro, io ho tutto il diritto di rimanere qua e non mi interessa quello che dite voi perchè voi siete tutti corrotti». Alla luce dei chiarimenti forniti nell’interrogatorio di ieri in merito alla data in cui è stata recapitata la lettera di licenziamento, le prime due ipotesi di accusa potrebbero essere rivalutate.
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Il Gazzettino