CENCENIGHE - La storia umana e alpinistica di Ilio De Biasio, alpinista di Cencenighe Agordino morto a 59 anni in un incidente tra le vette Feltrine, era l'aprile 2014,...
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Proprio Ilio aveva iniziato fin da piccolo ad assaporare l'eccitazione di salire tra queste montagne di casa assieme al padre, cacciatore esperto, il quale gli insegnò i primi rudimentali metodi per accostarsi alla montagna e i pericoli che questa celava. Ilio perse la vita il 9 aprile del 2014 mentre, assieme a due amici, stava percorrendo con ramponi e piccozza una traccia in cresta che dal Rifugio "Giorgio Dal Piaz" porta alle vette del monte Pavione. Scivolò per circa 300 metri con un successivo salto di 8 metri che gli fu fatale. Una morte destò incredulità nel mondo alpinistico dove Ilio era molto conosciuto. Più volte sfidò la morte nelle sue ascese anche su gruppi dolomitici famosi come le vie Philipe Flame e Solleder compiute sulla Civetta assieme a Giorgio Farenzena
Mercoledì prossimo sarà l'occasione per ripercorrere la sua storia e le sue imprese, il tutto in 42 minuti. Le Pale di San Lucano, nelle Dolomiti Bellunesi, sono montagne selvagge, incredibili, vertiginose. Eppure nascoste. Come questa storia. La storia di Ilio De Biasio, alpinista di Cencenighe Agordino, dei suoi fratelli e dei suoi amici. Una storia di esplorazione e amicizia, di avventura e amore viscerale per queste montagne. Una storia vera, senza clamore, alla ricerca della cosa più inafferrabile e preziosa che possediamo: la vita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino