Ilaria De Rosa è stata liberata: la hostess trevigiana arrestata in Arabia Saudita è tornata in Italia - Foto

RESANA (TREVISO) - Ilaria De Rosa è libera: espulsa dall'Arabia Saudita ed imbarcata su un volo Gedda-Roma nella mattina di giovedì 2 novembre. A darne...

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RESANA (TREVISO) - Ilaria De Rosa è libera: espulsa dall'Arabia Saudita ed imbarcata su un volo Gedda-Roma nella mattina di giovedì 2 novembre. A darne notizia il senatore veneto Pierantonio Zanettin (FI). 

L'hostess trevigiana Ilaria De Rosa, 24 anni, è rientrata in Italia dopo esser stata espulsa dall'Arabia saudita, dove aveva passato in carcere sei mesi: la giovane assistente di volo è giunta poco dopo le 13 all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della Saudi Arabian Airlines. Ad attenderla nello scalo, diverse troupe televisive e giornalisti di radio e carta stampata, che però la hostess ha preferito dribblare uscendo da un altro varco accompagnata dalle forze dell'ordine. 

Al momento non è chiesto se la giovane raggiungerà il Veneto, dove risiede la madre, o il Belgio, dove invece vive il padre, un ufficiale dell'Aeronautica in servizio presso una base Nato.

«Sta bene, è in buone condizioni di salute. Chiede solo che sia rispettato il suo riserbo e quello della famiglia, per dimenticare al più presto questa disavventura». È quanto riferisce il senatore veneto Pierantonio Zanettin (FI), dopo essersi sentito con i funzionari della Farnesina che hanno accolto la giovane a Fiumicino. «Ilaria, mi è stato detto - prosegue Zanettin - ha voluto ringraziare per il grande lavoro il nostro corpo diplomatico, in particolare il console a Gedda, Leonardo Costa, che le è stato vicino in questi mesi».

Perché Ilaria De Rosa era stata arrestata?

Nonostante la giovane assistente di volo veneta si sia sempre dichiarata innocente, per il tribunale di Jeddah si è resa responsabile di possesso di droga (nello specifico uno spinello nascosto nel reggiseno). Nel maggio 2023 era finita in manette assieme ad altre 7 persone in seguito a un blitz della polizia in una villa della città saudita affacciata sul Mar Rosso, dove si stava tenendo una festa. «Credevo si trattasse di una rapina» aveva confidato la giovane ai familiari, sostenendo che addosso non aveva alcun tipo di droga. Sono stati proprio i genitori, fin dal primo momento, a respingere l’ipotesi che Ilaria potesse essere stata trovata con degli stupefacenti. «Non ne faceva uso anche perché per lavoro era sottoposta a continui test tossicologici». Controlli che vengono fatti con regolarità dalla Avion Express, la compagnia aerea lituana per cui lavora la 24enne.

 

Le reazioni

«È una bella notizia la liberazione di Ilaria De Rosa da un carcere dell'Arabia Saudita. La nostra diplomazia ha fatto un buon lavoro. C'è da dire che la donna in Italia avrebbe rischiato una pena per detenzione stupefacenti da 18 mesi a sei anni come prevede la stretta, incomprensibile e per noi molto grave, del decreto Caivano». Così Luana Zanella, presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.

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Il Gazzettino