Il re degli zingari chiede di riavere auto, terreni e soldi sequestrati

Il re degli zingari chiede di riavere auto, terreni e soldi sequestrati
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PAESE - «Vita da nababbi con i soldi di furti, estorsioni e rapine», è questa il punto di partenza che, sulla base di minuziose indagini portate avanti dai militari delle Fiamme Gialle, hanno convinto il pm Mara De Donà a chiedere il sequestro dei beni di Adriano Hudorovich, meglio conosciuto come il re degli zingari, ma anche dei suoi familiari. Secondo quanto ricostruito dai militari del colonnello Alessandro Serena, spulciando atti di proprietà e conti correnti, il clan nomade degli Hudorovich, che ha base operativa tra Paese e Castelfranco, avrebbe tenuto un tenore di vita troppo elevato, viste le entrate dichiarate (e legali). A quel punto il pm Donà, esaminate le prove portate in Procura dal colonnello Massimo Dell’Anna, è passato all’azione. Ha chiesto e ottenuto il sequestro, per la confisca di auto e conti correnti del clan nomade per alcune centinaia di migliaia di euro, avvalendosi di una legge antimafia. Tra qualche giorno ci sarà il Riesame: Adriano, Francesco, Devid, Diana Barbara, Manolo, Marina e Mario Hudorovich, ma anche Piero Bogdan, assistiti dall’avvocato Andrea Zambon, saranno chiamati a dimostrare la provenienza lecita dei beni sequestrati. «Quel tesoro è nostro, da sempre», la tesi degli Hudorovich.
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Il Gazzettino