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UDINE - La possibilità di produrre idrogeno con impianti stabili in Friuli Venezia Giulia si fa sempre più concreta: sono infatti due i progetti risultati ammissibili tra quelli presentati per rispondere al bando regionale che ha previsto 14 milioni di risorse a fondo perduto derivanti dal Pnrr per la produzione di idrogeno green utilizzando aree industriali dismesse.
I DETTAGLI
«Uno dei progetti è relativo all'area industriale dismessa di Torviscosa spiega l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini, rendendo noti i primi risultati alla chiusura del bando -, l'altro è relativo all'area attigua al termovalorizzatore di Trieste». Possibile che diventino realtà entrambi? «L'importo totale delle agevolazioni richieste ammonta a circa 28 milioni, a fronte dei 14 milioni previsti dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica», spiega l'assessore. «Pertanto, sarà finanziato solo il progetto che si classificherà primo in graduatoria». Tuttavia, Bini resta su un possibile sul recupero del secondo classificato. «Considerata la valenza innovativa e strategica degli investimenti nel settore dell'idrogeno per la nostra Regione ai fini della transizione energetica e alla decarbonizzazione argomenta infatti sarà comunque valutata la futura opportunità di finanziarie anche il progetto secondo classificato con fondi del bilancio regionale, previa verifica della percorribilità giuridica di tale scelta, soprattutto dovendo rispettare il vigente quadro normativo in materia di aiuti di stato».
SU GOMMA
Spinge sull'acceleratore dell'innovazione green anche il Trasporto pubblico locale, come evidenzia il Programma operativo di rinnovo evolutivo del parco mezzi del trasporto pubblico locale approvato ieri dalla Giunta regionale su proposta del presidente, Massimiliano Fedriga. Il documento prevede investimenti per 245,3 milioni fondi statali e comunitari che si sommano a quelli già in capo alla società Tpl Fvg che gestisce il trasporto in regione di cui 189,8 milioni per gli autobus elettrici, a idrogeno e a metano e 25,7 milioni per le relative infrastrutture di alimentazione e ricarica. Entro il 2030 sarà sostituito almeno il 50 per cento degli autobus diesel, con 25 mezzi ad idrogeno, 174 elettrici e 296 a metano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino