OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
VENEZIA - I genitori adottivi umani li avevano allevati e addestrati, gli esperti li avevano accompagnati in volo con i parapendii gialli, i sostenitori tramite un'app in diretta ne avevano seguito la lunga migrazione e segnalato le eventuali deviazioni. Ma contro gli effetti del cambiamento climatico, c'è stato ben poco da fare: il ciclone Denise, che fra il 21 e il 22 novembre aveva investito una vasta area fra la Corsica e la Toscana, in una sola notte ha ucciso 27 esemplari di ibis eremita, la specie in via di estinzione a cui è dedicato il progetto europeo Reason for hope, che nei mesi scorsi aveva coinvolto pure il Nordest. La conta delle perdite è stata completata in questi giorni, ma è terminato il recupero delle carcasse, finalizzato anche a condurre una valutazione scientifica sul futuro dell'iniziativa.
LE RICERCHE
Verso le fine dell'estate, fra l'Alto Adige e il Veneto era transitata la curiosa carovana aerea, proveniente dalla Germania e dall'Austria: i 26 volatili si erano accodati ai velivoli della campagna per raggiungere l'area di svernamento allestita nell'oasi Wwf della laguna di Orbetello (Grosseto).
UN TERREMOTO
Un brutto colpo per la squadra di volontari Bentornato ibis, fra i quali il bassanese Dino Pianezzola: «È un terremoto per il progetto». Evidenziano ancora i promotori: «Questo è il primo anno nella storia del progetto in cui la popolazione non crescerà. Ciò che ci preoccupa maggiormente in questo contesto è la previsione che il numero e l'intensità di tali disastri ambientali aumenteranno in futuro a causa dei cambiamenti climatici. Ora e stiamo discutendo le possibili misure per compensare questi effetti e garantire la sopravvivenza sostenibile della popolazione rilasciata».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino