«Riaprire l'hotel Des Bains sarebbe una grande vittoria per la città e la sua storia»

L'Hotel des bains al Lido, abbandonato da anni
VENEZIA - «Intervenire sull'hotel Des Bains sarebbe una grande vittoria per tutti. Una vittoria per la città di Venezia, per l'isola del Lido ma non...

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VENEZIA - «Intervenire sull'hotel Des Bains sarebbe una grande vittoria per tutti. Una vittoria per la città di Venezia, per l'isola del Lido ma non solo. Anche per l'Italia e per la storia: Stiamo parlando di un monumento nazionale. E' molto positivo che ci sia questa volontà, perchè un edificio del genere è vergognoso che sia in uno stato tale di abbandono». Parla Leone Jannuzzi, l'ultimo grande general manager dell'hotel Des Bains, oggi ancora apprezzato consulente delle grandi compagnie alberghiere a livello internazionale. Dopo di lui il Des Bains ha chiuso i battenti e per quindici anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale degli hotel Excelsior e Des Bains. Un periodo di tre lustri in cui le ha viste tutte.

«L'hotel Des Bains è il mio cuore - racconta - si respirava l'aria della storia e della grande Ciga, Compagnia alberghiera che non c'è più da molti anni, ma che ha segnato in modo indelebile tanti di noi. Al Des Bains abbiamo vissuto anche momenti non facili, ricordo l'incendio nel gennaio 2009, mi battei perché la stagione non fosse persa a causa del rogo, e ci riuscimmo grazie a un grande gioco di squadra. Momenti difficili, ma anche pagine bellissime, come la Festa del Centenario, le varie edizioni della Mostra del cinema. Bene l'idea di Sgarbi di fare un comitato, speriamo che le vicende politiche attuali non facciano passare in secondo piano questa giusta campagna si sensibilizzazione. Andava fatta anche prima. Il Des Bains non può essere lasciato in questo stato, deve assolutamente essere recuperato».

Secondo Jannuzzi è ancora troppo presto per dare giudizi, ma indica alcune priorità cui prestare attenzione. «Vanno messi insieme più soggetti per un recupero di questa portata, interlocutori che, pur con ruoli diversi si devono sedere tutti attorno allo stesso tavolo - afferma Jannuzzi - c'è la proprietà immobiliare che deve pianificare gli investimenti e i lavori che vanno fatti, ma poi va individuato anche un gestore, tra le grandi compagnie internazionali. Il Des Bains è fuori dal mercato internazionale da una vita. Chiuso nel 2009, va riposizionato nei mercati internazionali. Ora, finalmente, il turismo è ripartito alla grande dopo due anni di Covid. Non sarà una strada in discesa il recupero del Des Bains. Un albergo come il Des Bains è una realtà viva, come lo sono i grandi alberghi in quanto, oltre all'edificio ci sono la clientela, ma anche tutto il mondo legato al personale, che va formato, i fornitori, la comunità. Riaprire il Des Bains, ad esempio, riportare in stagione a vivere al Lido dalle 100 alle 150 persone solo guardando al personale interno. Per questo l'albergo è una realtà viva, non è come costruire degli appartamenti. E il Des Bains ha bisogno di tornare ad essere una realtà viva».

Alcune preziose avvertenze. «L'hotel Des Bains - chiude Leone Jannuzzi - vive di una stagionalità. Va tenuto presente che poi, i tempi veneziani sono, anche giustamente per preservare la storia della città, molto lunghi. Per avere il permesso a piantare un chiodo, passano mesi e mesi. Per cui ci vorrà tempo, non è una scommessa che si vince dall'oggi al domani. Facile poi immaginare che, una volta rimesso in funzione, si crei anche un po' di competizione nell'isola, con l'Excelsior stesso, ma anche in città, a Venezia ci sono grandi alberghi importanti che stanno ristrutturando. La concorrenza, insomma, è ben agguerrita, la partita da giocare non è facile. Da quando si apre il cantiere ci vorranno almeno due anni, per cui importante ora sarebbe fare una buona programmazione, ognuno per la propria parte di competenza. Sì, alla rinascita dell'hotel Des Bains ci credo davvero, e lo spero con tutto il cuore».

 

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Il Gazzettino