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1 Ci sono due ottimi motivi per fermarsi all'Ostaria da Mariano a Mestre. Il primo è il progetto di inclusione dei ragazzi down (eatsdifferent.it) che il patron Mauro Coseani impiega nel servizio di sala, il secondo l'assaggio di alcuni piatti molto centrati, a cominciare dal risotto di Gò (ma anche il baccalà mantecato merita e le cozze sono le premiatissime Mitilla). Fra i clienti anche Lionello Cera, due stelle Michelin con la sua Osteria a Campagna Lupia. Siamo in buona compagnia.
2 A proposito di Risotto di Gò, icona della cucina veneziana. La versione più innovativa e golosa dell'anno è quella del Local di Venezia dove Salvatore Sodano, utilizza il risone e contamina con profumi del sud. Fuori dagli schemi ma buonissimo. Resta comunque rimarchevole anche la proposta del suo predecessore, Matteo Tagliapietra, oggi alla Trattoria al Museo a Burano.
3 Ancora risotto? Sì, perché nella lista dell'anno entra di diritto anche quello che Rocco Santon prepara al ristorante Charta di Silea (Treviso), con zucca e formaggio morlacco.
4 Il Rossini Nidaburger, succulento snack d'autore (uno dei tanti) con carne limousine e scaloppa di foie gras del Nidaba, tempio della birra a Montebelluna (Treviso).
5 Davide Bisetto e Stefano Sacilotto, in uscita dall'Oro del Belmond Cipriani a Venezia, sono ora a Pordenone. Il loro Sostansa coniuga eleganza, informalità e sostanza (per l'appunto). Un esempio? L'Orgasmo d'anatra, cosce ruspanti cotte lentamente al forno, sfilacciate, condite con il fondo di cottura, sfogliata di patate e more.
6 Riaperto da poco più di un anno con una nuova gestione, il rifugio Al Larin, sopra San Vito di Cadore (Belluno), garantisce vista spettacolare e qualche piatto interessante, tipo il Baccalà alla Sanvitese e l'Insalata di porcini fritti, misticanza e fragole.
7 Restiamo in Cadore: a Santo Stefano la pasticceria Bressan ha 70 anni di storia ma dal 2020 il giovane Alessio Buzzo ha impresso la svolta e il suo stile che unisce Italia, Francia e Belgio. Il banco è degno di una grande città. La qualità media è decisamente alta, anche nelle produzioni di base, come una Torta di mele che profuma di strudel, due grandi classici in un sol boccone.
8 Da una bella cena cucinata da Massimiliano Alajmo, Antonia Klugmann e Mattia Ercolino a Le Cementine di Roncade (Treviso) il ricordo dei Calamari di pasta con salsa di lievito, capperi e caffè e alla Focaccia di carote, kumquat, mandarino e camomilla all'olio extravergine di oliva.
9 Venezia, piazza San Marco a due passi, lo Chat qui Rit di Giovanni Mozzato non tradisce mai e gli Spaghettini con masanete, finferle e anemoni di mare valgono la sosta.
10 Se siete fans di MasterChef Italia probabilmente ricordate Giulia Busato da Noale (Venezia) che partecipò all'edizione di tre anni fa.
11 A Treviso, l'ambizioso progetto del Tad (Treviso Art District) comprende anche il ristorante Vite, sorprendente e innovativo anche nel design. Simone Selva, stellato un anno fa a Wisteria (Venezia), declina il suo indubbio talento, fra Animelle, scampi in saor e cipresso e Pennette alla birra lambic, ciliegia, anguilla, geranio.
12 Restiamo nel Trevigiano e saliamo sul Montello, e precisamente a Giavera. La Paterna con Giovanni Merlo e Irina Stratan in cucina e Giosuè Benincà in sala, propone sorprendenti Tagliolini Maremou e il superbo panettone artigianale, appena intiepidito e accompagnato da una spuma di zabaione.
13 Nome: Cristian; cognome: Beduschi. A volte ritornano, e meno male. Un anno fa il maestro bellunese ha riaperto una sua pasticceria-boutique, stavolta a Caralte di Perarolo di Cadore (Belluno). Dalla Sacher alla Setteveli, cose già viste, assaggiate e sempre strepitose. Ma qui c'è anche la rivincita dell'umile biscotto: Vinsantini, Quadrotti, Viennesi sono piccoli capolavori.
14 I Maccheroncini al nero di seppia, calamaretti spillo, ginseng e stracciatella di bufala di Lorenzo Cogo al Dama dell'Hotel Bonfadini a Venezia.
15 A Sappada (Udine), il Mondschein è sempre una garanzia. Stavolta la menzione è per il Carpaccio di cervo marinato con porcini, topinambur, crescione di montagna, pino mugo, vellutata di cipolla, gialletti, fiori eduli e crostini di pane al cumino e la versione soffiata e spumosa della Catalana ai frutti di bosco.
16 Tagliolini gratinati, Padellata di scampi e carciofini di Torcello, Crepes flambè alla crema pasticcera dell'Harry's Bar a Venezia: niente di nuovo, ma il piacere si rinnova.
17 Chiedere ad uno chef bistellato che fa cucina di avanguardia dei semplici spaghetti al pomodoro e assaggiare uno dei più buoni piatti di pasta di sempre. È successo agli Amici a Godia (Udine) un paio di mesi fa.
18 A Fumane (Verona), l'Enoteca della Valpolicella è un magico tempio dell'enogastronomia fra le colline che fanno la storia del vino. Cucina, ambiente e accoglienza di altri tempi. Menzione per il Petto d'anatra con miele e Recioto e il Gelato alla grappa di Amarone.
19 Polpo, verdure acide e perle di tartufo, piatto cremoso e goloso di Pietro De Martino, chef del ristorante Valbruna di Limena (Padova).
20 Citazione finale per un indirizzo fuori regione, ma con trascorsi molto veneti: se passate dalle parti di Tortona (Alessandria) non perdetevi l'Osteria Billi's: i gemelli Billi (con trascorsi a Venezia e per anni a Padova con il Boscia Bistrot) propongono una cucina divertente e originale. Imperdibili anche qui i risotti: il mitico Risotto rosto e quello ai peperoni di Carmagnola.
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Il Gazzettino