Il Tar concede il rinvio e il Comune fa partire l'installazione delle luminarie. Ora è ufficiale: il rischio di un Natale al buio è definitivamente...
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Il bando vinto dalla Gasparotto, infatti, prevede la fornitura e messa in opera di tende luminose sulla facciata di Palazzo Moroni, Palazzo della Ragione, Loggia Amulea, Palazzo dell'Orologio e Torre degli Anziani, l'addobbo dell'abete natalizio davanti al Municipio ma anche l'allestimento di 26 coni in carpet verde, a simulare abeti natalizi ricoperti di luci bianche. Gli addobbi naturalmente scintilleranno anche in Prato della Valle dove gli allestimenti luminosi saranno montati su tutti gli alberi dell'Isola Memmia. Nonostante lo scampato pericolo per gli addobbi di competenza comunale, questo Natale rischia di dover rinunciare alle luminarie che solitamente vengono predisposte a spese dei commercianti. L'Associazione commercianti del centro storico, infatti, ha annunciato che, per protesta contro l'incertezza sul futuro del parcheggio alla Prandina, molti negozianti potrebbero non pagare gli addobbi luminosi. L'Ascom, però, non ci sta e va al contrattacco. «Non è privando delle luminarie la città che facciamo gli interessi del commercio. Semmai facciamo l'interesse delle città limitrofe che a Padova guardano sempre con un minimo di ammirazione ed un pizzico di invidia ha tuonato ieri il presidente dell'associazione di categoria Patrizio Bertin - .Capisco la delusione e anche la rabbia dei colleghi di fronte a chi continua a sostenere che in città dovremmo tutti muoverci esclusivamente in bicicletta, ma rinunciare agli addobbi luminosi significa rinunciare al fatturato di dicembre che, per alcuni comparti, significa anche il 60 per cento del volume d'affari annuale».
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Il Gazzettino